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Influenza suina sotto i riflettori

di Angela Bisceglia - 15.07.2009 - Scrivici

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Aumenta il numero delle persone contagiate, il governo annuncia un piano vaccinazioni per l'autunno ... e i genitori vanno nel panico. Risponde il prof Gian Vincenzo Zuccotti, Direttore Clinica Pediatrica Università di Milano - AO Luigi Sacco.

Il 14 luglio il Viceministro della Salute Ferruccio Fazio ha annunciato che i vaccini contro la nuova influenza suina A(H1N1) potranno essere disponibili per ottobre e che entro la fine del 2009 gli italiani che verranno vaccinati saranno circa 8,6 milioni.

 

Da febbraio in poi, probabilmente, toccherà a bambini e giovani da 2 a 20 anni e alle donne incinte, se si verificherà la sicurezza del vaccino su tali categorie. In assenza di misure di contenimento, come l’uso di farmaci anti-virali, o di prevenzione, come il vaccino, il numero di persone contagiate, dice ancora Fazio, potrebbe arrivare addirittura a 13 milioni solo in Italia.

 

E intanto l’OMS comunica che cresce il numero delle persone contagiate, mentre giunge notizia che una bambina in Inghilterra muore dopo aver contratto il virus.

 

Insomma, tutte queste notizie non fanno che aumentare l’allarmismo nei confronti dell’influenza suina. Ma cosa sta succedendo? Sta cambiando qualcosa sulla diffusione e la pericolosità di questo virus?

 

“Che l’influenza si stia diffondendo è un dato di fatto” risponde il Prof. Gian Vincenzo Zuccotti, Direttore Clinica Pediatrica Università di Milano - AO Luigi Sacco. “Ma ad oggi possiamo ancora affermare che non è un virus particolarmente temibile".

 

E continua: "È vero, la notizia che ne sia rimasta vittima una bambina di uno Stato occidentale può mettere in allarme, ma bisogna sempre capire quali erano le condizioni di salute generali della piccola paziente, se aveva patologie pregresse o immunodeficit che la rendevano più vulnerabile".

 

"Quanto alla temuta diffusione del contagio, anche a proposito dell’influenza stagionale ogni anno si preannuncia che ne sarà colpita una percentuale altissima della popolazione, ma ogni anno le percentuali vengono sempre ridimensionate. In ogni caso, come ha ricordato lo stesso Fazio, l'incidenza di mortalità per la nuova influenza è davvero bassa, pari allo 0,4 per mille, dunque inferiore anche rispetto all'incidenza di mortalità della normale influenza stagionale, che raggiunge l'1 per mille".

 

"In base alla nostra diretta esperienza, poi, i bambini ricoverati nel nostro ospedale per il virus A(H1N1) hanno avuto il decorso influenzale classico e sono guariti senza alcun problema. Insomma, ci sono tutti gli elementi per continuare a dire che possiamo stare ragionevolmente tranquilli".

 

"Per quanto riguarda i vaccini, dopo aver messo a punto quello contro l’influenza stagionale, in questo periodo le aziende farmaceutiche stanno avviando i processi di produzione del vaccino contro l’influenza suina, che saranno pronti verso ottobre.

 

"Non potendo vaccinare l’intera popolazione, da qui ad allora si capirà meglio a quali categorie di persone somministrare il vaccino, dopodichè, in base alla risposta dei soggetti vaccinati, si valuterà se e con quali modalità si dovranno vaccinare anche bambini e donne incinte. In conclusione, il messaggio del Viceministro deve essere letto senz’altro come risposta a una richiesta sempre costante di informazioni e di aggiornamenti da parte dell’opinione pubblica e come un resoconto aggiornato di quel che l’Italia sta facendo per prepararsi anche a un’eventuale maggiore diffusione del virus, ma possiamo affermare che ad oggi non c’è nessun allarme in più”.

 

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