L'epidemia di influenza ha cominciato la sua curva discendente dopo aver raggiunto il
picco nella settimana tra il 19 e 25 gennaio. Nella quinta settimana 26 gennaio - 1° febbraio l'influenza ha messo comunque a letto 629mila persone, per un totale di 3,2 milioni da inizio stagione. E' quanto emerge dall'ultimo bollettino Flunews dell'Istituto superiore della sanità. La fascia più colpita è quella dei bambini sotto i cinque anni. Il numero di accessi ai Pronti soccorso appare in riduzione e non è stata superata nessuna soglia di allerta in tutte le fasce di età considerate. (aggiornamento del 6 febbraio)È il virus H1N1 il principale responsabile dell’influenza di quest’anno. Il famoso virus dell’influenza suina che colpì milioni di persone qualche anno fa e anche quest’anno sta mettendo a letto tanta gente, soprattutto bambini.
Gli ultimi dati riferiscono che le persone colpite finora in Italia sono circa 2 milioni, con un brusco incremento nell’ultima settimana, che ha visto ammalarsi 519.000 soggetti, ed un picco atteso tra fine gennaio e inizi di febbraio. Ma gli esperti dicono: è un’influenza tutto sommato “normale”.
Ne parliamo con Fabrizio Pregliasco, ricercatore del Dipartimento di scienze biomediche dell’Università degli Studi di Milano e Sovrintendente sanitario IRCSS Ospedale Galeazzi di Milano.
Tante persone a letto con l’influenza: è un’annata particolarmente intensa?
No, si può dire che è un’annata ‘normale’. È che negli ultimi due-tre anni sono circolate forme di influenza più lievi e quindi ci eravamo quasi disabituati a stagioni influenzali simili. Come diffusione e intensità, siamo ai livelli della stagione 2010-2011.
Quali virus stanno circolando?
Soprattutto l’AH1N1, il famoso virus dell’influenza suina del 2009, ormai declassato a virus influenzale stagionale, che è circolato negli anni passati e sta continuando a contagiarci anche quest’anno. È un virus che già ci aspettavamo, che proprio per questo è stato incluso nella formulazione del vaccino.
Non sappiamo ancora invece se arriverà in Italia la variante del’H3N2, che negli Stati Uniti e nel Nord Europa è stata responsabile del 60% dei casi di influenza ma che da noi finora non si è vista.
Perché allora tante persone colpite se si tratta di virus già noti?
Perché molte persone non si sono vaccinate e molte non hanno contratto l’H1N1 negli anni passati, come ad esempio i bambini più piccoli.
E poi in queste settimane, complici le condizioni meteo avverse, si stanno diffondendo anche svariati virus similinfluenzali, che vengono confusi con l’influenza e quindi fanno aumentare considerevolmente il numero complessivo di persone ammalate.
Le mamme riferiscono febbre alta che dura molti giorni. È normale?
Sì, è la caratteristica della vera influenza, che dà febbre elevata anche per parecchi giorni, sia pure con un andamento un po’ altalenante, con valori più bassi di giorno e più alti di sera che via via decrescono. Nella gran parte dei casi la febbre e i sintomi respiratori (raffreddore, mal di gola) si risolvono nell’arco di quattro-cinque giorni, ma è possibile che si protraggano anche per una settimana, senza per questo essere il segnale di complicanze.
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Come si cura l'influenza?
Semplicemente tenendo a bada la febbre con un antipiretico. Se dopo circa quattro giorni la situazione non migliora, anzi si aggiungono difficoltà respiratorie o tosse con tanto catarro, è opportuno rivolgersi al pediatra.
Per i neonati e i bambini molto piccoli, si consiglia più cautela. GUARDA IL VIDEO
L’influenza può dare anche vomito?
Può capitare nei bambini più piccoli; nel bambino più grande, sopra 1-2 anni, il vomito non è uno dei sintomi dell’influenza vera e propria, ma è più probabilmente un sintomo di un’infezione gastrointestinale, causata da enterovirus. In tal caso la febbre, se presente, è meno elevata e dura meno giorni.
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Aggiornato il 06.02.2015