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Julen, il bimbo caduto nel pozzo: 4 cose da sapere

di Sara De Giorgi - 23.01.2019 - Scrivici

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Fonte: Ipa
Mentre i soccorsi spagnoli continuano le operazioni di salvataggio del piccolo Julen, sorgono dubbi sul caso. Il magazine spagnolo El Mundo ha realizzato un articolo per fare un po' di chiarezza su alcuni punti legati alla triste vicenda, nell'attesa che il piccolo possa essere raggiunto. Com'è caduto il bimbo bel pozzo? Che lavori si stavano facendo?

In questo articolo

Sono passati dieci giorni da quando il piccolo Julen, due anni e mezzo, è caduto nel pozzo mentre giocava. La famiglia del bimbo, che è originaria di Totalán, in provincia di Malaga, sta vivendo giorni di profonda tristezza. Mentre dozzine di soccorsi sono impegnate nel salvataggio del piccolo sorgono però dubbi sul caso. A darne notizia è il magazine spagnolo El Mundo. Ecco quali sono le quattro cose da sapere legate alla vicenda.

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1) Julen è davvero nel pozzo, come sostiene la famiglia?

Il passare dei giorni e il complicato salvataggio di Julen hanno fatto nascere diverse teorie sui social network e nei forum di Internet. Una delle opinioni emerse è che il bambino non è nel pozzo e che tutta la vicenda è stata inventata dal padre per coprire qualcos'altro.

Non si conosce il risultato delle indagini giudiziarie del caso, ma una fotografia del bambino di Malaga scattata pochi minuti prima del tragico evento sembra confermare che, in effetti, il bimbo è nel pozzo. La prova finale, per la Guardia Civil, è che, nella foto, il bambino sembra che mangi un sacchetto di caramelle, le stesse che sono state trovate qualche giorno dopo nel pozzo, nella parte di terra sotto la quale dovrebbe essere Julen.

2) Come è caduto Julen nel pozzo?

Erano le due del pomeriggio di domenica 13 gennaio, quando la famiglia di Julen stava preparando una paella in una fattoria in cui erano stati avviati una serie di lavori di ristrutturazione. La mamma del bimbo era con lui, ma, ricevuta una chiamata al cellulare, lo ha lasciato al padre, José, il quale si è spostato per pochi secondi per accendere il fuoco, perdendo di vista Julen per attimi che sono stati fatali.

Il bimbo si è messo a correre e quando suo padre ha alzato lo sguardo lo ha visto cadere in un pozzo, a circa 12 metri di distanza da dove José si trovava.

I lavori che erano stati fatti nella fattoria nei giorni precedenti avevano fatto sì che la pietra con la quale era stato chiuso il foro del pozzo si spostasse, lasciando il buco scoperto.

3) Che ci faceva lì il pozzo nel quale è caduto il bimbo?

Un rapporto del Servicio de Protección a la Naturaleza (Seprona) della Guardia Civil ha confermato che il pozzo in cui Julen è caduto domenica 13 era illegale. Inoltre, i lavori fatti nei giorni precedenti all'incidente e che hanno causato lo spostamento della pietra messa sopra il buco del tunnel erano stati iniziati senza i giusti permessi.

4) Perché le operazioni di salvataggio durano così tanto?

Sia il buco attraverso il quale il piccolo è caduto, molto stretto e profondo, sia il terreno ripido e le pendenze in cui si è verificato il fatto rendono difficile qualsiasi azione di salvataggio. Molteplici opzioni sono state portate avanti parallelamente ed eseguite nel modo più adatto, ma sono purtroppo sorte delle difficoltà.

Dopo aver verificato che a 70 metri di profondità del pozzo c'era un “tappo“ di terra che impediva di avanzare per i rimanenti 30 metri verso il fondo, è stata scartata l'idea di estrarre il bambino direttamente dal pozzo stesso. In seguito, si è pensato di perforare la terra creando una galleria orizzontale che tagliasse il "Cerro de la Corona" di Totalán, in modo da farla incontrare perpendicolarmente con il tunnel del pozzo e poter così estrarre il bambino.

Tuttavia, anche quest'idea è stata accantonata rapidamente a causa della durezza del terreno. Si è scelto invece di creare un tunnel verticale che scende sino a 60 metri sotto terra, parallelo al pozzo e a quattro metri di distanza da esso.

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