Il latte crudo è salvo: un'ordinanza del ministero del Welfare lo ha però vietato nelle mense scolastiche e ha fissato tre giorni per la scadenza. Ma, soprattutto, da ora i 1.111 distributori automatici che erogano 6 milioni di litri l'anno, dovranno obbligatoriamente riportare una indicazione igienica indispensabile per consumare questo tipo di latte in sicurezza: "Prodotto da consumarsi solo dopo bollitura".
L'obiettivo è quello di evitare le infezioni dovute al batterio Escherichia coli, riscontrate in alcuni bambini (i casi sono una decina) che avevano bevuto latte non pastorizzato erogato dalle macchine.
"Con l'ordinanza firmata oggi (10 dicembre, ndr) - ha spiegato il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini - si è voluta tutelare la salute dei consumatori ma anche gli allevatori". Il latte italiano, ha aggiunto Martini che ha incontrato il ministro dell'Agricoltura Luca Zaia, "è di grande qualità " e, hanno confermato Silvio Borrello, direttore della sanità animale del ministero e Romano Marabelli capo dipartimento della sanità animale dello stesso dicastero, i controlli veterinari sono costanti e attenti. "In tutto ci sono in Italia 1.111 distributori e l'obiettivo dell'ordinanza è quella di fare in modo che i consumatori possano utilizzare questo prodotto in sicurezza, risparmiando e utilizzando un alimento che arriva dal proprio territorio".