Una gita scolastica a Mauthausen. Una terza media di una scuola di Legnano, città a nordovest di Milano, sarebbe dovuta partire proprio questa mattina.
L’istituto però ha deciso di sospendere il viaggio per l’Austria in attesa dei riscontri degli ispettori per accertare fino in fondo le discriminazioni contro una tredicenne autistica.
Come riporta infatti il corriere.it la ragazzina sarebbe stata rifiutata dai compagni di classe: nessuno la voleva in stanza con sé e gli alunni ne avevano parlato in un lungo carteggio su WhatsApp. I messaggini erano iniziati a girare già a febbraio.
La mamma, venuta a conoscenza della situazione, aveva deciso di tenerla a casa: "Se non la vogliono, non è giusto che partecipi; è già stata umiliata, evitiamo ulteriori violenze".
La scuola aveva deciso di fare comunque la gita. Che è stata però in seguito cancellata per diversi motivi. Tra questi, la telefonata di Stefania Giannini, Ministro dell'Istruzione, alla madre della tredicenne, promettendo immediata chiarezza e invitando la famiglia a Roma per un incontro.
''I genitori hanno ritenuto che le condizioni che si erano create nella classe, tra i ragazzi, non fossero quelle ideali. E allora - ha spiegato la ministra dell'Istruzione, Stefania Giannini a margine della 'Giornata della ricerca' all'Università di Milano Bicocca - in questo caso ho ritenuto personalmente di intervenire, oltre a quella dimensione di assoluta vigilanza che le scuole pongono''.
C'è stata anche la mobilitazione della Fondazione museo della Shoah, che si era proposta di accompagnare la ragazzina a Mauthausen.
#iosonogiulio: la solidarietà del web per il ragazzino autistico escluso dalla gita scolastica
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