C'è tempo per fare figli, prima serve stabilizzare la propria posizione sociale e vivere tutte le esperienze possibili per realizzarsi come persona.
Questo è l'atteggiamento della donna media italiana che è emerso da un sondaggio effettuato lo scorso 8 marzo presso l'European Hospital di Roma in occasione di una giornata di visite gratuite.
Madre sì, ma senza fretta
All'interno della struttura ospedaliera, il team del professor Ermanno Greco, direttore scientifico del Centro di medicina e biologia della riproduzione, ha sottoposto 136 donne (tutte italiane a parte una peruviana e una greca) ad una serie di domande volte a redigere un quadro esaustivo delle convinzioni e delle aspettativi femminili entro una certa fascia d'età (35 anni l'età media del campione).
Il questionario verteva su sette categorie di quesiti così strutturate:
1) caratteristiche sociodemografiche e storia riproduttiva
2) le future intenzioni ad avere un figlio
3) l'importanza ad avere un figlio
4) presunti comportamenti in caso di infertilità
5) circostanze importanti per decidere ad avere un figlio
6) cambiamenti di vita, percepiti come positivi o negativi, relativi alla genitorialità 7) le conoscenze riguardo i problemi alla fertilità
Al termine dell'indagine, i ricercatori hanno riscontrato che oltre un'intervistata su due riteneva la fascia tra i 35-40 anni d'età la migliore possibile per avere il primo figlio. A ciò va aggiunto che per il 10% del campione anche i 40 anni potevano essere il periodo "top" per diventare madri, mentre solo il 5% ha optato per la fascia under30.

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Oltre a questo interessante dato, il sondaggio ha fornito anche importanti indicazioni riguardo la percezione dei cambiamenti di vita legati all'arrivo di un bebè: per più dell'80% delle donne, questi rappresentano un definitivo balzo verso una nuova fase dell'esistenza, una fase in cui si sviluppa una nuova personalità, si rafforza il rapporto di coppia e ci si pongono priorità e obiettivi del tutto diversi. Prima di questo passo decisivo dunque occorre rafforzare la propria stabilità economica e fare più esperienze possibili
«Riguardo le conoscenze sull’infertilità – spiega il professor Greco – il 90% delle intervistate ritiene che l’età più fertile sia tra i 20 ed i 35 anni, con circa il 2% che risponde di non saperlo. La maggioranza sostiene che vi è una leggera diminuzione della fertilità tra i 35 ed i 40 anni (l’80%) e una marcata riduzione dopo i 40 anni, alcune sostengono dopo i 45-50 anni. Infine la maggior parte non è a conoscenza (l’80%) di quante coppie sono infertili e di quante probabilità di successo, in media, ci sono per avere un bambino, sia naturalmente che con la fecondazione in vitro. Inoltre questa voglia di diventare madre è talmente grande che la maggior parte delle donna accetta il trattamento di fecondazione artificiale per risolvere il loro problema»