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Lingerie per bambine, brand olandese accusato di incitamento alla pedofilia

di Emanuela Mei - 30.04.2015 - Scrivici

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Fa discutere la linea di completini intimi per bambine lanciata da Boobs&Bloomers attraverso una campagna pubblicitaria fin troppo eloquente. Ma è solo l'ultima trovata commerciale che sfrutta il corpo delle minorenni.

Non bastavano i costumi da mare con il push-up per bambine proposti la scorsa estate da Abercrombie & Fitch o la discussa scelta di Vogue Francia di dedicare un editoriale a baby modelle truccate e vestite da donne (che causò il licenziamento dell'allora direttrice), ci mancavano anche i completini intimi.


A dare scandalo, stavolta, è l'ultima trovata commerciale del brand olandese Boobs & Bloomers che ha lanciato una linea di baby lingerie (in vendita anche in Italia) proponendosi come punto di riferimento per le bambine che si apprestano a comprare il primo vero intimo della propria vita, scegliendo tra reggiseni imbottiti e slip con fiocchetti e fiorellini.


A indignare i genitori è stata in particolare la campagna pubblicitaria del marchio olandese, considerata provocatoria e non adatta all'età del pubblico a cui si rivolge, tanto da essere accusata di incitamento alla pedofilia. Nelle foto, infatti, piccole modelle in reggiseno e mutandine giocano tra di loro, tra sguardi e pose ammiccanti. Immagini decisamente (troppo) eloquenti che rischiano di veicolare un messaggio sbagliato e pericoloso, quello che la mercificazione del corpo femminile sia ormai una pratica accettata e tollerata. Anche se a farne le spese sono minorenni e bambine ancora in piena età dello sviluppo.

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