Che cosa esprime ...
Il portamento
Dritti come fusi, con le braccia parallele e attaccate al corpo: intransigenza, alto senso del dovere, poca elasticità, spirito di sacrificio, affidabilità.
Andatura leggermente e piacevolmente sbilenca, caratterizzata da impercettibili movimenti delle spalle e della testa: generosità, tendenza al buon umore, creatività, superficialità, scarso senso pratico, difficoltà a onorare gli impegni presi.
Spalle leggermente incurvate, braccia un po’ piegate, mani semichiuse: timidezza, introversione, paura di mettersi in gioco, diffidenza , incapacità di dare il meglio di se stessi.
Bacino fermo, gambe che si muovono trasmettendo rigidità (gambe da burattino) in contrapposizione a una significativa mobilità di testa e spalle: alta considerazione di se stessi, temperamento da leader, ottima capacità di giudizio, bisogno di conferme, poca propensione all’affettività.
Testa reclinata in avanti, spalle un po’ curve, braccia abbandonate lungo i fianchi: scarsa stima di se stessi, paura di non farcela ad affrontare le situazioni difficili, malinconia, ansia.
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Il modo di tenere i piedi camminando
Punte in dentro: impulsività, creatività, energia.
Punte in fuori (a formare una V): incapacità di sfruttare le proprie potenzialità, dispendio eccessivo di energia.
Punte asimmetriche (una dritta, l’altra in fuori): emotività, sensibilità estrema, buon autocontrollo.
Punte dritte e parallele: sicurezza si sé, propensione a raggiungere qualunque obiettivo e il successo.
Punte “in fila” (camminare portando un piede davanti all’altro): innata eleganza, buone capacità seduttive, desiderio di sentirsi accolti e protetti.
Il modo di tenere le gambe da seduti
Vicine, con un piede portato sul ginocchio della gamba opposta: sicurezza di sé e distacco.
Divaricate parallele e non troppo distanti con i talloni sollevati da terra: noia, irritazione, desiderio di andarsene.
Aperte e leggermente divergenti: voglia di piacere e grande attrazione nei confronti di chi sta parlando.
Accavallate: riservatezza e interesse.
Allungate in avanti con pianta del piede verticale: desiderio di imporsi.
Allungate in avanti con pianta in appoggio a terra: apprezzamento per l’interlocutore, desiderio di rimanere.
Piegate all’indietro: rigidità mentale, desiderio di mantenere le distanze.
Oblique rispetto alla sedia o alla poltrona (un ginocchio sfiora la seduta): desiderio di aprirsi all’altro e di intimità con l’interlocutore.
Il modo di muovere le mani
Grattarsi la parte anteriore della testa: aggressività, desiderio di sopraffazione.
Passarle nei capelli: desiderio di sedurre.
Toccarsi le labbra parlando: poca sincerità.
Toccarsi il naso: forte tensione emotiva.
Toccarsi la fronte con la mano aperta: tristezza, desiderio di allontanarsi.
Attorcigliare una ciocca di capelli: timore, sensazione precarietà.
Portarle entrambe davanti alla bocca o al naso: insicurezza.
Toccarsi la nuca: disagio interiore, imbarazzo.
Toccare gli occhiali: concentrazione, desiderio di prendere tempo.
Spostare oggetti posti sul tavolo verso l’interlocutore: noia e disinteresse.
Avvicinare oggetti verso di sé: grande interesse e gradimento.
Tenerle in tasca: disagio, chiusura.
Tenere il palmo della mano aperto e in appoggio: desiderio di imporsi.
Giocherellare con la biro o gli occhiali: apertura, interesse, concentrazione.
Giocherellare con i bottoni di giacca, camicia, cappotto: massima fiducia verso l’interlocutore, disponibilità.
Giocherellare con un anello: forte attrazione fisica nei confronti dell’interlocutore.
Giocherellare con la cravatta: desiderio di sedurre.
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