Luigi, lasciato nella culla termica a Bari
Ieri mattina, 19 luglio, un neonato è stato lasciato nella culla termica installata nella chiesa di San Giovanni Battista nel quartiere Poggiofranco a Bari.
Il bimbo è in buona salute. A scoprirlo, il parroco, don Antonio Ruccia. Accanto al neonato, oltre al nome, Luigi, c'era anche un bigliettino, probabilmente lasciato dai genitori: "Mamma e papà ti ameranno per sempre". Il bimbo è stato portato dal 118 nel reparto di Neonatologia del Policlinico di Bari.
"Mamma e papà ti ameranno per sempre"
Come riportato da Rai News, il parroco della chiesa di San Giovanni ha dichiarato: "Era meraviglioso".
"Quando è squillato il telefonino alle 8.15 di stamattina il cuore mi è arrivato in gola perché sapevo bene il significato di quel suono...".
Accanto bimbo, un biglietto lasciato dai genitori. "C'era scritto il nome da dargli, Luigi, e la data di nascita 10 luglio 2020. E si diceva che la mamma e il papà lo avrebbero amato per sempre", racconta.
"In collaborazione con il reparto di Neonatologia del Policlinico di Bari abbiamo pensato alla culla termica anni fa. L'iniziativa è stata attivata il 24 giugno del 2014 e oggi per la prima volta è stata usata. Mi creda, vedere quella vita nella culla mi ha riempito il cuore di meraviglia e gioia. È stato indescrivibile". Il piccolino aveva una tutina a righe bianche e azzurre.
"Quando è squillato il telefonino alle 8.15 di stamattina il cuore mi è arrivato in gola"
Lettera a cuore aperto a Luigi
"Non è un abbandono"
"Non parlerei di abbandono, è stato un atto di amore quello dei genitori che hanno lasciato il proprio figlio in un posto dove erano sicuri che sarebbe stato accolto e curato", ha spiegato sempre a Rai News Nicola Laforgia , primario di Neonatologia del Policlinico di Bari. "Il piccolo sta benissimo - prosegue - è stato visitato e non abbiamo rilevato alcuna problematica. Inutile raccontare l'emozione dei colleghi che erano di turno, è la prima volta che quella culla, installata qualche anno fa (in chiesa), viene utilizzata e io voglio vederci un segnale di speranza.
La culla si è riempita in un momento particolare per tutti noi, per quello che abbiamo vissuto durante la fase acuta della pandemia. Per diversi motivi io leggo in questa storia un segnale di speranza che ci arriva. E non mi piace parlare di abbandono - prosegue - perché i genitori non hanno lasciato il piccolo in un posto qualunque, lo hanno portato in un luogo sicuro, hanno dato una possibilità a questo bimbo: è come se oggi rinascesse una seconda volta. A mio avviso si tratta di un atto di amore, non voglio nemmeno immaginare quanto sia stata sofferta e dolorosa la loro scelta".
Il caso del bimbo è seguito dal Tribunale per i minorenni e si aprirà a breve la procedura per l'affidamento. Fino a quando non verrà scelta una famiglia affidataria, il bimbo avrà un tutore legale tra il personale del reparto del Policlinico.
Come funzionano le culle termiche, le vecchie "ruote degli esposti"
E' possibile lasciare il neonato al sicuro, senza che nessuno venga mai a sapere chi è la madre. Basta portarlo in speciali culle, una versione moderna della medievale "Ruota degli Esposti". Spesso si trovano vicino agli ospedali, parrocchie o conventi.
Come si legge sul sito culleperlavita.it, che ha anche una mappa delle culle in Italia, questi sportelli sono sempre aperti. C'è un pulsante. Basta premerlo, aspettare l'apertura, lasciare il neonato. Una volta lasciato la stanza si chiuderà per mettere in sicurezza il piccolo e il personale che sorveglia la culla si prenderà cura di lui utilizzando la procedura adottata per i neonati non riconosciuti.