Né anelli o vestiti costosi, per celebrare un matrimonio può bastare una buona connessione Internet!
La Corte di Cassazione ha infatti dato il via libera allo sposalizio 2.0 celebrato tra una donna bolognese di San Giovanni in Persiceto ed il suo partner pakistano.

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vai alla galleryElemento (quasi) imprescindibile: mettersi in ginocchio. Per il resto non ci sono regole per una proposta di matrimonio, se non quella di stupire la propria anima gemella. Da quella con tanto di...
A portare la questione in tribunale era stato l'Ufficiale dello Stato civile, oppostosi alla trascrizione dell'atto di matrimonio a causa del contrasto con l'ordine pubblico vigente di «contestuale presenza dei nubendi dinnanzi a colui che officia il matrimonio».
Le norme della funzione ha distanza però non contrastano con la legislazione pakistana e dunque il matrimonio "celebrato all'estero" è valido nel nostro ordinamento.
Per quanto riguarda la forma, l'art 28 della l. 218/1995 afferma che «se il matrimonio è considerato tale dalla legge del luogo di celebrazione, o dalla legge nazionale di almeno uno dei nubendi al momento della celebrazione, o dalla legge dello Stato di comune residenza in tale momento» esso è da convalidare e ratificare.
Tutto valido dunque per i coniugi a distanza, che ora possono festeggiare con baci e bomboniere via E-Mail!
FONTE: AGV News