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Maturità 2018: studenti connessi con compagni e professori

di Lorenza Laudi - 29.05.2018 - Scrivici

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Fonte: ipa agency
Come si stanno preparando i futuri diplomati del 2018? Rimanendo costantemente connessi a web e social, per scambiarsi materiale didattico con i compagni... ma anche con gli insegnanti. I ragazzi si sono raccontati a Studenti.it.

In questo articolo

Maggio sta finendo, giugno è ormai alle porte. Ancora poche settimane e arriva il momento tanto atteso e temuto dagli studenti 2018: la maturità.

Saranno 509.307 i ragazzi e le ragazze (dati MIUR) che affronteranno l’esame di Stato a fine giugno.

Come stanno studiando? Quanto? Che rapporto hanno con i social network?

Studenti.it – il primo sito sul mondo degli studenti italiani – ha raccolto online, tra gli utenti del proprio sito e della fan page su Facebook, 10.347 risposte di maturandi che hanno raccontato come si stanno preparando a questo importante traguardo.

STUDIANO IN SOLITARIA MA SONO SPESSO ONLINE

La maggior parte dei maturandi dichiara di prepararsi all’appuntamento di giugno studiando autonomamente (58%). Un ulteriore 21% studia da solo ma soltanto in teoria perché, di fatto, è sempre collegato con i compagni e persino con alcuni professori attraverso i social. Solo il 3% studia stabilmente in gruppo mentre il 18% dichiara di alternare studio autonomo e in compagnia.

WEB E SOCIAL COME FONTE DI AIUTO

Web, social e altri tool di condivisione vengono usati abitualmente dai ragazzi per aiutarsi a vicenda e scambiare velocemente materiale didattico. Il 13% dichiara a Studenti.it di utilizzare strumenti di condivisione di documenti online: “Li usiamo nella mia classe – scrive Filippo da Napoli - dove ognuno carica i propri appunti per studiare meglio e ci troviamo molto bene”. Un altro 13% usa i gruppi di studio creati su Whatsapp e su Facebook.

SOCIAL PER SCAMBIARE MATERIALE DIDATTICO E CONDIVIDERE L’ANSIA

Per il 61% dei maturandi sono i social il compagno di studio più costante. Anche se a volte rischiano di distrarre l’attenzione dallo studio, la loro funzione è duplice: da un lato sono lo strumento con cui i ragazzi si scambiano materiale didattico, dall’altro rappresentano la valvola di sfogo, la piazza virtuale in cui condividere l’ansia e lo stress per l’esame di maturità.

ANCHE I PROFESSORI SONO “ALWAYS ON”

Spesso nei gruppi di studio i ragazzi non sono soli. In alcuni casi i docenti accettano di far parte di gruppi social o altri gruppi di condivisione materiale per dare supporto ai loro studenti.

Questa “coabitazione” avviene per il 33% dei ragazzi. Tra questi c’è Giuseppe, che da Catania commenta: “come classe abbiamo i gruppi con i prof”; a diversi gruppi partecipa anche Sharon, che dalla provincia di Padova scrive: “abbiamo una sezione condivisa con la prof di inglese per delle ricerche”. Professori “interattivi” anche nella classe di Ilaria e Filippo (maturandi romani), che però ammettono: “è una scelta che non tutti i docenti condividono”.

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