Mindfulness: 7 esercizi per mamme stressate che vogliono ritrovare la pace
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Vi sentite stanche e stressate per le troppe cose da fare? Datevi alla mindfulness, un approccio sempre più in voga tra mamme sull’orlo di una crisi di nervi.
Se la settimana è incominciata con il piede sbagliato, se non sapete più come far fronte tra i mille impegni di lavoro, dei vostri figli e della gestione della casa, se vi sembra di stare facendo tutto male (o di aver dimenticato una delle incombenze della giornata), se non riuscite mai ‘a staccare il cervello’ e a concentrarvi su ciò che state facendo, se dormite poche ore per notte perché vostro figlio ha gli incubi se, insomma, lo stress si fa sentire più del solito, ecco qualche consiglio facile, da praticare da sole.
Bastano pochi minuti, tutti i giorni. Il consiglio degli specialisti è comunque quello di ritagliarsi un quarto d’ora tutti i giorni, meglio se al mattino per far entrare la mindfulness nella propria agenda quotidiana. Abbiamo chiesto a Isabella Lovato, dell’Istituto Italiano Mindfulness di spiegarci meglio questa tecnica di meditazione.
Che cos’è la mindfulness?
La definizione tecnica è: atteggiamento mentale e consapevolezza che emerge prestando attenzione in modo intenzionale e non giudicante al momento presente. In altre parole è una piena consapevolezza, il riuscire a essere davvero presenti a ciò che si fa.
Come nasce la mindfulness?
Nata in America una ventina di anni fa come soluzione per gestire il dolore cronico, unisce teorie orientali quali lo zen, il buddismo e le pratiche di meditazione, con tecniche di psicoterapia ma è priva delle valenze religiose o filosofiche dello yoga o della meditazione orientale.
Può essere applicata, in ambito clinico, all’interno di una psicoterapia individuale o di gruppo, è adatta ad adulti e bambini : in Usa e in Inghilterra è stata inserita in alcuni programmi scolastici e qui da noi ci sono sempre più corsi di mindfulness, specie per future mamme o per neo-mamme, per vivere meglio il momento del parto e anche la difficile fase del puerperio.
Come si pratica la mindfulness?
La mindfulness può essere praticata in vari modi: singolarmente o in gruppo. E’ bene affidarsi a uno psicoterapeuta esperto che insegna le tecniche principali di visualizzazione, di rilassamento, di respirazione. Dopo aver preso confidenza con questa pratica meditativa, si può procedere alla cosiddetta “pratica informale”, da fare da soli, in ogni momento libero della giornata, semplicemente concentrandosi in maniera esclusiva su un singolo atto che si sta compiendo.
La pratica formale – che si fa in studio con una guida – aiuta ad arrivare più agevolmente alla meditazione, allena il cervello a raggiungere lo stato mentale della piena consapevolezza.
Perché questa pratica è particolarmente utile alle mamme di oggi?
Risponde Emanuela Sabena, psicologa e psicoterapeuta: «Correre e affannarsi sembrano le sole possibilità che le mamme di oggi hanno per far fronte alle numerose e continue richieste provenienti dal mondo esterno. La conseguenza di questo modello è un crescente livello di stress e di ansia che non consentono di godere appieno della propria maternità, dei momenti unici che si stanno vivendo con il proprio bambino e la propria famiglia.
La mindfulness può essere una strada alternativa da percorrere, un'opportunità per riappropriarsi del momento presente, per vivere la propria vita di donna e mamma con maggiore lucidità, flessibilità e presenza. Lo stato di chiarezza e calma interiore che si coltiva con la mindfulness offre inoltre la possibilità di diventare consapevoli dei desideri più autentici che si nutrono nei confronti della relazione di coppia e dei propri figli fornendo così una bussola interiore che orienta nei momenti difficili e guida a compiere scelte migliori per se stesse e per gli altri, svincolandosi dai propri schemi automatici di azione per diventare il tipo di madre e di compagna che si desidera essere».
Le tecniche meditative sono utili anche per calmare e rendere più attenti i bambini
Aggiornato il 10.10.2019