Purtroppo sono state tante le tragedie legate a banali dimenticanze di genitori distratti o in "burn out", che lasciavano inconsapevolemente il proprio figlio piccolo chiuso nell'auto per ore.
Un primo passo è stato fatto: la Commissione Trasporti della Camera ha approvato il disegno di legge che prevede l'obbligo di montare nelle auto i seggiolini salva bebè con dispositivi acustici che ricordino sempre la presenza del bimbo a bordo dell'auto.
La maggioranza, in Parlamento, sta approvando una legge ad hoc per rendere i seggiolini con l'allarme obbligatori dal primo gennaio 2019. Frattanto, secondo quanto riporta Ansa, la proposta di legge ha avuto il primo okay della Commissione Trasporti della Camera.
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Seggiolini anti-abbandono: ci saranno sconti per l'acquisto
Sono previsti anche sconti per incentivare l'acquisto dei seggiolini anti-abbandono: ciò potrebbe essere inserito nella prossima legge di Bilancio.
Intanto, la Commissione ha approvato un emendamento al testo di due soli articoli, che apre la porta alla possibilità di prevedere "agevolazioni fiscali, limitate nel tempo" (si è parlato di una detrazione fino a 200 euro).
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Un segnale luminoso e uno acustico per avvisare i genitori della presenza del bimbo in auto
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) si è dichiarato molto soddisfatto per l'approvazione della proposta di legge "salva bebè" da parte della Camera dei Deputati e auspica che la proposta di legge venga approvata in tempi brevissimi anche dal Senato.
Un segnale luminoso e uno acustico avviseranno i genitori della presenza del bambino in auto anche quando si spegne la macchina, così da evitare che i bimbi vengano dimenticati dentro l’abitacolo. Un piccolo dispositivo che può salvare tantissime vite.
Il Ministro Toninelli ha ribadito l'impegno ad assicurare incentivi congrui per l'acquisto dei sensori "salva bebè". Nei prossimi mesi il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti lavorerà in stretta collaborazione con il Ministero dell'Economia per trovare le adeguate coperture finanziarie, forse già in legge di Bilancio.