Mohammad Mosa (o Musa) Khannon è un bambino di 9 mesi arrestato con l'accusa di tentato omicidio nei confronti di alcuni agenti di polizia. Il piccolo apparso in tribunale per un primo appello è stato rilasciato su cauzione, ma dovrà ripresentarsi in aula il 12 aprile.
Mosa e la sua famiglia, si legge sul sito della Bbc, sono tra le persone arrestate per aver partecipato a uno scontro di piazza con la polizia pachistana. La polizia era intervenuta contro la famiglia di Mosa e altri abitanti di un quartiere di Lahore accusati di non pagare le bollette di luce e gas.
La polizia sostiene che la folla ha tentato di uccidere gli agenti colpendoli con pietre. Ma al Times of India il padre del bambino riporta una versione diversa: la gente stava protestando contro la mancanza di energia elettrica.
L'ispettore di polizia Kashif Ahmed ha deciso di arrestare tutte le persone coinvolte nel tafferuglio, tra cui anche Musa.
Il piccolo durante il processo è rimasto tranquillo stringendo il suo biberon. Ma quando gli sono state prese le impronte digitali è scoppiato in lacrime, come dimostrano le foto Afp, e nemmeno il nonno, che lo teneva in braccio, è riuscito a tranquillizzarlo.
Alla fine il bambino è uscito su cauzione, ma dovrà ripresentarsi in aula il prossimo 12 aprile.
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Questa incredibile vicenda ha allarmato anche il primo ministro del Punjab (di cui Lahore è capitale) Muhammad Shahbaz Sharif che ha annunciato azioni disciplinari contro i poliziotti responsabili di un simile misfatto. Anche perché la legge pachistana fissa a 12 anni l'età minima di responsabilità penale. Così l'ispettore Kashif Ahmed è già stato sospeso dal suo incarico e le autorità hanno aperto un'inchiesta.
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