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Solo un padre

di Nostrofiglio Redazione - 28.11.2008 - Scrivici

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Aumentano i padri soli che si occupano dei figli. Secondo l’Istat (dati 2006), sono 340mila. Un fenomeno in crescita che da oggi ha un film che li rappresenta, ovvero “Solo un padre”, il film di Luca Lucini con Luca Argentero.

Aumentano i padri soli che si occupano dei figli. Secondo l’Istat, erano 323mila nel 2003 (contro i 285.000 del 1998) e sono arrivati a ben 340mila nel 2006. Un fenomeno in crescita – si legge sul Corriere - che da oggi ha un film che li rappresenta, ovvero “Solo un padre”, il film di Luca Lucini con Luca Argentero che esce in tutta Italia. Il protagonista è un giovane papà che rimane vedovo all’improvviso e deve occuparsi a tempo pieno di sua figlia Sofia, di appena dieci mesi.

Ma non sono solo i papà vedovi protagonisti di questo trend. “Tra il 1998 e il 2003 i padri soli non vedovi sono aumentati del 31%, con un ritmo analogo alla crescita delle madri sole, 39% - sottolinea Alessandro Rosina, professore associato di Demografia all'Università Cattolica di Milano -. Si tratta di un comportamento emergente che sta conoscendo da qualche anno un forte e deciso aumento”. Aggiunge Rosina: “La difficoltà di un padre solo è maggiore rispetto agli scogli che affronta una madre sola. Tradizionalmente la donna rappresenta il perno di relazioni sociali tradizionali: famiglia, amici, agenzie sociali come la scuola. Gli uomini sono da sempre più proiettati sul lavoro. Il padre solo deve avere la capacità di cambiare mentalità e di inventare una propria rete informale. Non sempre è facile”.

I dati Istat del 2006 certificano che più aumenta l'età dei figli, maggiori sono i casi in cui i ragazzi rimangono con il padre. Nelle separazioni l'affidamento esclusivo al padre riguarda l'1,4% dei casi di bambini fino ai cinque anni, sale al 2,9% nella fascia 11-14 e si stabilizza al 4,5% tra i 15 e i 17.

La legge sull'affidamento congiunto – scrive il Corriere - ha abbattuto l'affidamento esclusivo alla madre (80,7% nel 2005 contro il 58,3% del 2006) ma non ha influito sugli affidamenti esclusivi al padre (3,4% nel 2005 e 2,4 nel 2006) trattandosi di numeri ancora ridotti. Nei divorzi la quota di affidamento esclusivo ai padri nel 2006 sale al 6,5% nella fascia 15-17 anni, ma arriva al 2,9% per i bambini fino a cinque anni.

Un fenomeno da non sottovalutare.

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