E' successo ancora. Anche se ogni volta che si legge la notizia sui giornali, si spera che sia l'ultima.
Giorgia, una bimba di quasi un anno, è stata dimenticata ieri dal padre nell'abitacolo dell'auto. Non ce l'ha fatta, dopo più di sette ore passate sotto al sole.
Una tragedia successa nel Pisano e che si è svolta nella giornata di ieri.
Come ogni mattina papà Daniele Carli ha caricato la piccola in auto per portarla all'asilo. Dietro due seggiolini: quello di Giorgia e quello della sorellina più grande. Ieri però qualcosa è andato storto. Nel tragitto casa-lavoro, a 15 chilometri di distanza, la memoria di papà Daniele è andata in tilt: era convinto di aver lasciato la piccola al sicuro all'asilo, mentre invece, arrivato al lavoro, era ancora in auto con lei. Ma lui non lo sapeva.
A dare l'allarme è stata mamma Gabriella, che sette ore dopo, alle 16, si è recata all'asilo per recuperare Giorgia. Giorgia che all'asilo non era mai stata portata. La chiamata a Daniele, l'allarme. La testa che ricollega tutto: «Appena Gabriella mi ha chiamato, mi si è accesa la lampadina. Ma era tardi» ha spiegato il padre a La Nazione. Un papà che non si dà pace. «Come fai – ha ripetuto ieri come una litania davanti agli amici – anche solo a guardarmi negli occhi, Gabriella. Sono l’assassino di nostra figlia».
Come raccontano i colleghi, Daniele portava la bimba tutti i giorni all'asilo. Un «ragazzo e padre eccezionale», confermano. Ieri però tra un pensiero e l'altro, tra lo stress e il lavoro, quel processo automatico si è fermato.
Il corpo della bimba è stato trasferito nella serata di ieri all’istituto di medicina legale dove sarà eseguita l’autopsia.