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Ragusa: rilasciato una seconda volta l'indiano accusato di tentato rapimento di una bimba di 5 anni

di Emilia Giudici - 22.08.2016 - Scrivici

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Ram Lubhaya, l'indiano accusato di aver tentato di rapire una bambina di 5 anni, è stato rilasciato una seconda volta. "Per il reato di tentativo di rapimento non è previsto l'arresto" spiegano dalla procura di Ragusa. "Questa legge mi fa vomitare" è, invece, la secca replica della madre della piccola.

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Ram Lubhaya, l'indiano di 43 anni accusato di aver tentato di rapire una bambina di 5 è stato rilasciato una seconda volta.
A deciderlo il sostituto procuratore di Ragusa, Giulia Bisello, che ha rimesso in libertà l'uomo dopo un lungo interrogatorio che si è concluso intorno all'una di notte.

Il fatto

Il 16 agosto scorso un indiano senza fissa dimora ha approfittato di un momento di distrazione dei genitori per prendere in braccio la bimba e portarla via lungo la spiaggia di Scoglitti (Ragusa).

Per fortuna i genitori si sono accorti subito del rapimento e hanno fatto in tempo a fermare l'uomo e a strappargli la piccola dalle braccia.

L'indiano, che al momento era riuscito a scappare, è stato arrestato poco dopo dai carabinieri.

Ma passata la notte in carcere, l'indomani mattina Lubhaya è tornato in libertà, suscitando l'indignazione di politici e social.

La polemica è stata tale da spingere la pm Giulia Bisello a sentire nuovamente l'accusato. Ma dopo sette ore di interrogatorio Ram Lubhaya è stato di nuovo rilasciato.

La decisione della Procura

La Procura di Ragusa spiega di aver agito secondo la legge: per il reato di tentativo di rapimento non è previsto l'arresto, ma la conferma del fermo che può avvenire a piede libero.

"Resta il fatto inquietante dell’accaduto, ma siamo in presenza di un indagato che non ha precedenti per reati specifici. L’attività condotta dalla collega Giulia Bisello è irreprensibile perché non c’erano spazi giuridici per agire per la custodia cautelare dell’indagato. È probabile, dopo gli interrogatori di ieri sera, che chiederemo il giudizio immediato», spiega Carmelo Petralia, procuratore della Repubblica di Ragusa.

Intanto il ministro Orlando ha dichiarato di voler avviare degli accertamenti sulla vicenda.

"Questa legge mi fa vomitare" è, invece, il commento secco della madre della bimba lanciato dai microfoni di NewsMediaset.

Mentre l'indagato attraverso il suo legale si difende: "Mi sono avvicinato alla bambina solo per giocare, ma non volevo portarla via, non volevo rapire nessuno".

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