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Resoconto sugli adolescenti dopo un anno di covid

di valentina vanzini - 11.05.2022 - Scrivici

adolescenti
Fonte: Shutterstock
Come stanno gli adolescenti dopo un anno di Covid? Tanta voglia di riprendersi la vita e ricominciare soprattutto a viaggiare.

In questo articolo

Vogliono riprendere a viaggiare e tornare a scuola dopo un anno difficile, ma sognano di ricominciare. Parliamo degli adolescenti a un anno dal Covid. Questa è la primissima fotografia emersa da una ricerca del Laboratorio Adolescenza e dell'Istituto di ricerca IARD su 10.500 studenti con un'età fra 13 e 19 anni. 

Adolescenti e smartphone

Un anno di Covid-19 ha reso i social invasivi nell'esistenza degli adolescenti, abbassando l'età nella quale i ragazzi usano e possiedono uno smartphone. Circa l'80% degli adolescenti affermano di usare i social "più che in passato" e fra di loro il 45% svela di farlo "molto più che in passato". Mentre il 76,5% neanche la notte spegne il telefono. 

Il fenomeno più insidioso è un uso sempre più precoce. Nel 2019 il 60,4% dei ragazzi aveva uno smartphone a un'età interiore di 11 anni. Oggi questa percentuale è arrivata al 78,1%. Un discorso simile si può fare per l'utilizzo dei social negli under 11: il 20,5% nel 2016; il 34,5% nel 2019 e il 41,8 nel 2021. TikTok ad esempio è passato in un solo anno da un uso del 28,7% al 65%. Infine Facebook procede nella sua discesa fra i "teen", mentre Instagram resta stabile e Whatsapp conferma un uso universale.

La scuola a scuola

La difficoltà nel seguire lezioni a distanza è stato il primissimo problema segnalato dagli studenti. Al secondo posto troviamo la mancanza di compagni e le difficoltà legate alla distanza dagli insegnanti. 

La Dad

Riguardo la Dad gli studenti hanno deciso di segnalare alcuni punti a favore. Se escludiamo la comodità (una perdita minore di tempo negli spostamenti), un quinto del campione ha parlato dell'autonomia nel tempo di studio e una responsabilizzazione maggiore nello studio oltre a un modo moderno di studiare.

Il problema del sonno e del cibo

Il Coronavirus ha causato problemi legati anche al sonno e al cibo. Nel 2019 il 28% circa degli adolescenti affermava di recarsi al letto subito dopo le 23.00, oggi però la percentuale è notevolmente salita sino al 43%.

Un'alta percentuale afferma di aver dormito molto meno del solito. Il problema? La distribuzione delle ore dedicate al sonno, ossia meno di notte e molte di più la mattina e durante la giornata. Un comportameto tutt'altro che sano. 

Voglia di viaggiare

Nel 2020 il 36% dei ragazzi che frequentano le scuole superiori hanno espresso il desiderio di frequentare meno un anno scolastico all'estero. Dopo un calo rilevato nel corso del lockdown quallcosa è cambiato e oggi il 62% dei ragazzi delle scuole superiori vuole fare questa esperienza. Anche la paura è passata. Nel 2020 un anno all'estero era visto con timore, oggi si sta finalmente tornando alla normalità.

Il rapporto con i genitori e con se stessi

Con il lockdown per gli adolescenti sono aumentate le ore passate in famiglia, ma la convivenza forzata non ha affatto migliorato i rapporti. Prima del Coronavirus il 23% dei ragazzi li definiva conflittuali, oggi invece la percentuale è arivata al 25,4%, a soffrire maggiormente sono le ragazze (28,3%). Sono cambiate pure le relazioni con gli amici, definite insufficienti dal 10,2% poco prima del Covid e arrivato al 14%. La maggiore criticità viene segnalataper quanto riguarda le ragazze (il 16,5%). Una insoddisfazione che riguarda anche se stessi.

Fonte articolo: Adolescenti un Anno Dopo a cura di Laboratorio Adolescenza e Istituto IARD.

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Aggiornato il 03.07.2021

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