Burian o non Burian, quando la colonnina di mercurio si abbassa drasticamente, l'uomo è istintivamente portato a cambiare la propria dieta per contrastare la morsa del gelo.
Questo è quanto emerso da un'indagine effettuata da Federcoopesca-Confcooperative, la quale ha appurato come ben 3 italiani su 4 abbiano deciso di modificare le proprie abitudini alimentari nel corso di queste giornate di freddo siberiano, prediligendo cibi ricchi di antiossidanti, vitamine e, udite udite, grassi.
L’Alleanza delle Cooperative agroalimentari ha quindi compilato un vademecum contenente tutti gli alimenti più indicati per questo tipo di dieta ani-gelo.
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A caccia di vitamine
Antiossidanti e vitamine sono gli alleati principali delle difese immunitarie in una dieta del genere.
Immancabili dunque agrumi come aranci, limoni e kiwi, vere miniere di Vitamina C, ma anche la polivalente zucca, le zucchine, le carote, i ravanelli e la cicoria, tutte verdure ricchissime di Vitamina A. Per la Vitamina B invece possono andare bene broccoli, spinaci, avena, cereali integrali e, se non si è vegetariani, nella carne rossa.
Il pesce, soprattutto quello con più del 10% di grassi come aringhe o sgombri, il latte e le uova sono ottimi per la Vitamina D, mentre la frutta secca (ricca anche di Vitamina E) e i legumi come ceci, piselli, fagioli, lenticchie e fave secche sono consigliatissimi per la giusta dose di ferro. Per i più golosi poi, anche il cioccolato fondente può essere un'utile fonte di ferro.
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