Donald Trump è probabilmente il presidente U.S.A meno amato di sempre al momento del suo insediamento. Appena varcata la soglia della Casa Bianca poi, il focoso Donald ha pensato bene di cominciare subito una battaglia serrata contro giornalisti e reporter, rei secondo il suo staff di aver minimizzato la partecipazione popolare alla celebrazione di inizio mandato. Naturalmente questo non ha contribuito ad un trattamento di favore da parte dei media statunitensi.
A pagare un prezzo salato per questa tensione però non è stato solo Donald Trump, ma soprattutto il figlio Barron, vittima inconsapevole del fuoco incrociato tra stampa, opinione pubblica e gabinetto presidenziale.
Il figlio di Donald e della First Lady Melania Klauss, il piccolo Barron, dieci anni appena, è infatti diventanto un meme vivente a causa dei suoi goffi atteggiamenti durante le pompose cerimonie previste dall'etichetta americana.
Sbadigli, sguardi assenti, smorfie, scatti improvvisi: tutto quello che per un bambino di dieci anni è considerato normale è diventato una vera croce per il povero Barron, oggetto non solo di gif o video ironici, ma anche di tweet al veleno da parte di personalità di rilevo del Jet Set americano (che poi hanno quasi sempre ritrattato).
«Barron will be this country’s first homeschool shooter» ("Barron sarà il primo autore di una strage in una scuola privata") ha sentenziato Katie Rich, una delle autrici del Saturday Night Live, che poi ha cancellato il tweet e chiesto scusa, mentre per la scrittrice Caitlin Moran, «le espressioni di Barron Trump sono al 100% Joffrey», riferendosi al giovane e odiatissimo re della serie Game of Thrones.

10 cose che i bambini devono essere lasciati liberi di fare
vai alla galleryAvere la possibilità di fare le loro cose da soli; sperimentare sentimenti come la noia, la rabbia, la paura o la nostalgia; gestire le loro scelte, sugli amichetti o sui vestiti; credere...
I vari montaggi hanno portato poi in molti a domandarsi se effettivamente il figlio più piccolo della dinastia Trump non abbia qualche problema di autismo, ma anche qui la risposta è negativa. Si tratta solo di un ragazzino alle prese con la noia per le barbosissime cerimonie cui è costretto a presenziare!
Dopo gli attacchi infatti, molti si sono levati a difesa dell'irriso First Child.
Chelsea Clinton, figlia della sconfitta Hillary, sa bene che cosa vuol dire essere la figlia del Presidente e a suo tempo, quando papà Bill sedeva alla Casa Bianca, anche lei era stata dileggiata in pubblico per il suo aspetto fisico.

«Barron Trump merita di essere bambino proprio come ogni altro bambino» ha twittato, anche se poi nella seconda parte non si sono risparmiati gli attacchi al padre: «Ergersi in difesa dei bambini significa anche opporsi alle politiche del Presidente degli USA che li danneggiano»
Insomma, il clima non è dei migliori. Good Luck Barron, ne avrai bisogno!