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"Time" dedica il servizio di copertina ai genitori Millenial

di Francesca Amè - 22.10.2015 - Scrivici

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I genitori millennial – nati cioè dopo il 1999 – in America sono ormai 92 milioni, «la più numerosa generazione di sempre».  Per capire in che cosa si differenziano dalla cosiddetta Generazione X e dai baby-boomers, «Time» ha commissionato un sondaggio su oltre 2mila genitori con figli minorenni e ha trovato non poche sorprese. 

In questo articolo

Aiuto! I miei genitori sono millennial», strilla dalla copertina del «Time» un bambino seduto su uno di quei passeggini che si chiudono in un minuto scomodando solo il mignolo. A margine della foto, le mani di mamma e papà protese verso di lui. Per spingerlo? No, per fotografarlo.

E’ il servizio di copertina del «Time» del 26 ottobre 2015 che, per la firma di Katy Steinmetz, ci racconta come sta cambiando il modo di essere genitori oggi.

I genitori millennial – nati cioè dopo il 1999 – in America sono ormai 92 milioni, «la più numerosa generazione di sempre». Per capire in che cosa si differenziano dalla cosiddetta Generazione X e dai baby-boomers. «Time» ha commissionato un sondaggio (i risultati sono alla fine dell'articolo) su oltre 2mila genitori con figli minorenni e ha trovato non poche sorprese. Per riassumerle, ha scelto situazioni come questa.

Genitori empatici e onnipresenti

In questa scena (a chi scrive sempre molto da San Francisco in California, più che per la provincia americana, ndr), secondo la giornalista che ha condotto il servizio c’è già tutto: ci sono i genitori di oggi giovani, con un lavoro flessibile che permette di passare più tempo con i propri figli, le ‘fisse’ per un’alimentazione sana (la scelta estrema è quella vegana), la disponibilità a far scegliere – sempre – ai figli ciò che vogliono fare.

E’ finita l’era delle mamme-chiocce, delle mamme-tigre o elicottero: i genitori millennial sono “intensive”, intensivi, totalizzanti. Vogliono essere ottimi educatori e anche ottimi amici dei figli, vogliono per loro il meglio ma vogliono anche che siano i piccoli stessi a sentirsi liberi di scegliere, vogliono passare tanto tempo con i loro bambini e nello stesso tempo chiedono loro, di continuo, «state bene?»¸«siete felici?», «vi piace?».

... e rifiutano gli status symbol del passato

I giovani genitori non badano agli status-symbol: il 30% non possiede un’auto propria e preferisce il car-sharing, quasi tutti prediligono ‘mezzi ecologici’ come la bicicletta o i mezzi pubblici.

Badano poco alle marche di vestiario ma molto a quelle dell’hi-tech o di prodotti per la casa: telefono, tablet e passeggini devono essere di nuova, nuovissima generazione. Meglio se comprati on-line, con lo sconto, purché sia l’ultimo modello. Questi giovani genitori green e tecnologici se piove portano i loro bambini a fare le attività del pomeriggio prenotando Uber o Car2Go, di rado li portano in vacanza in un hotel: preferiscono prenotare tutto su Airbnb.

Hanno un'intensa vita social

Soprattutto, i genitori millennial soffrono di un eccesso di informazioni: sono di mente molto aperta (per la maggior parte degli intervistati non esistono ‘giochi da femmine o da maschio’ e solo nel 42% dei casi ritengono il matrimonio la base della famiglia) ma poco rilassati. Il 36% di loro ritiene che i figli facciano troppo poche attività – o non quelle adeguate – e un terzo di loro si sente “giudicato male” se non nutre in maniera adeguata il proprio bambino e se non compra verdura e frutta biologica.

Sono anche un po’ troppo democratici questi giovani genitori: discutono di tutto, ma proprio di tutto, con i loro bambini (dal tipo di vestitino da mettere per andare a scuola al gusto di dolce da prendere) e discutono ancora di più con i gruppi di genitori su Facebook.

Vivono perennemente attaccati alla rete, che ha pressoché sostituito la famiglia tradizionale o gli amici di quartiere. E’ in rete che le mamme (e sempre più papà) cercano consigli se il loro bambino sta male, se devono cambiare il seggiolino della macchina o dove festeggiare il compleanno in una ludoteca adeguatamente attrezzata. E’ in rete che acquistano i prodotti – in sconto o con i coupon – dei loro piccoli, che poi scambieranno a uno “swap-party” con le amiche quando non li useranno più.

Si vantano in pubblico (e ancora di più on line) della loro «capacità di dialogare» con i loro bambini, di essere empatici e onnipresenti nella vita dei loro figli: nessun giovane genitore dirà mai di aver sgridato il suo bambino (ma un più civile «ci stavamo confrontando su una questione») e una delle pecche ritenute più gravi è quella di saltare la recita di fine anno all’asilo.

... ma essere genitori oggi è un po' troppo competitivo

L’ 80% delle mamme intervistate ambisce a essere considerata «perfetta» dai figli e dal partner e gran parte del campione ammette che essere genitori oggi «sta diventando un po’ troppo competitivo».

I genitori millennial sono ‘intensivi’ anche nelle loro relazioni sociali: ‘vivono’ su Instagram (solo il 19% dichiara di non aver mai postato una foto di suo figlio su qualche social network), adorano farsi i selfie con i loro piccolini e sono WhatsApp-addicted perché «tutto si decide insieme ad altri gruppi di genitori».

Che cosa è emerso dal sondaggio

GENITORI CHE …

  1. non hanno MAI condiviso una foto del loro bambino sul computer:
  • MILLENNIALS 19%
  • GENERAZIONE X 30%
  • BABY-BOOMERS 53%
  1. hanno comprato DI PROPOSITO giochi “neutrali” (né da maschi né da femmine) ai loro bambini
  • MILLENIALS 50%
  • GENERAZIONE X 34%
  • BABY-BOOMERS 34%
  1. ritengono sia molto importante per una coppia essere sposati prima di avere figli
  • MILLENIALS 42%
  • GENERAZIONE X 49%
  • BABY-BOOMERS 51%
  1. si sentono inadeguati come genitori quando vedono i post condivisi sui social messi da altri genitori
  • MILLENIALS 8%
  • GENERAZIONE X 4%
  • BABY-BOOMERS 4%
  1. pensano che i figli dei loro amici siano troppo impegnati
  • MILLENIALS 36%
  • GENERAZIONE X 50%
  • BABY-BOOMERS 53 %
  1. non lavorano
  • MILLENIALS 23.3%
  • GENERAZIONE X 16%
  • BABY-BOOMERS 22%
  1. pensano che sia davvero importante che il nome di battesimo di loro figlio sia unico o inusuale

- MILLENIALS 60%

- GENERAZIONE X 44%

- BABY-BOOMERS 35%

  1. sono preoccupati di ciò che altri genitori pensano sul tipo di cibo che danno ai loro figli:
  • MILLENIALS 30%
  • GENERAZIONE X 17%
  • BABY-BOOMERS 11 %
  1. si sentono a volte un po’ sopraffatti dalla mole di informazioni sull’educazione dei figli che trovano in giro
  • MILLENIALS 58%
  • GENERAZIONE X 46%-
  • BABY-BOOMERS 43%

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