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Violenza sulle donne: in Italia una su tre è aggredita dal partner

di Niccolò De Rosa - 16.11.2017 - Scrivici

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Fonte: Pixabay
Secondo i dati forniti dal progetto REVAMP, un terzo delle aggressioni in cui la vittima è donna viene perpetrata dal partner, mentre la violenza sessuale si afferma come la seconda causa di accesso al Pronto Soccorso. Il fenomeno, purtroppo, riguarda anche le minori

Un quadro sconfortante che delinea un identikit dei soggetti maggiormente a rischio violenza: sono donne, hanno tra i 15 e i 49 anni, più di un terzo di loro sono straniere e nel 35% dei casi l'aggressore è il compagno.

Questo è quanto emerso dai dati raccolti dal progetto "REVAMP (REpellere Vulnera Ad Mulierem et Puerum) - Controllo e risposta alla violenza su persone vulnerabili: la donna e il bambino, modelli d'intervento nelle reti ospedaliere e nei servizi socio-sanitari in una prospettiva europea", supportato dal Ministero della Salute e coordinato dalla sorveglianza SINIACA-IDB dell'ISS e dall'Ospedale Galliera di Genova.

La relazione finale è stata presentata il 14 novembre in presenza della Ministra della Salute Beatrice Lorenzin e i numeri dipingono un quadro a tinte decisamente fosche:

In Italia, le donne vittime di violenza in età fertile (quindi tra i 15 e 49 anni) sono aggredite dal coniuge o dal partner sentimentale in più di un terzo dei casi e se non è il partner ad usare violenza, l'85% delle volte i colpevoli sono conoscenti. Tale casistica per gli uomini è inferiore al 40% (dati SINIACA-IDB 2015-2016).

L'abuso di natura sessuale invece è la seconda causa di accesso al Pronto Soccorso (un caso ogni venti), con la percentuale che si alza al 17,9% quando a subire violenza è una minore. Litigi e conseguenze di furti occupano il gradino più alto del triste podio.

«Nei flussi di PS EMUR (EMergenza URgenza) di Piemonte, Toscana, Abruzzo e Sardegna del 2013-2104 - si legge nel comunicato del Ministero - si è osservato una tasso medio annuo di accesso in PS per violenza di 139 donne ogni 100.000 residenti, il 72% delle quali di età 15-49 anni».

Stando alla sorveglianza SINIACA-IDB dei centri ospedalieri anti-violenza del REVAMP poi, si nota che nelle donne in età fertile, il 37% delle vittime è di nazionalità estera.

Naturalmente le aggessioni comportano conseguenze significative sullo stato di salute delle vittime, alcune delle quali subiscono ripercussioni del «valore paragonabile a quello delle vittime dirette di grandi disastri, compresi attentati terroristici».

FONTE: Ministero della Salute; Ministero della salute-Salute della donna

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