Detrazioni figli a carico
Durante la compilazione del Modello 730 per la dichiarazione dei redditi, bisogna stare particolarmente attenti alle nuove regole sulle detrazioni figli a carico, in parte assorbite dall'assegno unico universale, entrato in vigore il 1° marzo 2023. A restare invariate sono solo le detrazioni per i figli di età pari o superiore a 21 anni. Scopriamo cosa è cambiato e cosa no.
Detrazioni per carichi di famiglia
Si considerano fiscalmente a carico i familiari che percepiscono un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro. Il limite sale a 4.000 euro per figli di età non superiore a 24 anni.
I familiari a carico sono:
- il coniuge non legalmente ed effettivamente separato
- i figli, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi o affidati
- gli altri familiari, a condizione che convivano con il titolare della prestazione erogata dall'INPS o che ricevano da questi un assegno alimentare non risultante da provvedimenti dell'autorità giudiziaria
Detrazioni figli a carico 2023
Dal 1° marzo 2022, in seguito all'introduzione dell'assegno unico e universale, le detrazioni per figli a carico spettano, come detto, solo se il figlio è di età pari o superiore a 21 anni.
Sono, invece, state abolite le maggiorazioni delle detrazioni fiscali per:
- figli di età inferiore a 3 anni
- figli con disabilità
- famiglie con più di tre figli a carico
È, inoltre, scomparsa l'ulteriore detrazione fiscale di 1.200 euro per le famiglie numerose, prevista dal comma 1-bis dell'articolo 12.
Detrazioni figli a carico: cosa resta in vigore
Proviamo, quindi, a entrare un po' più nel dettaglio. Con l'introduzione dell'assegno unico universale:
- resta in vigore solo la detrazione pari a 950 euro per ciascun figlio, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati, che devono però avere un'età pari o superiore a 21 anni. La detrazione spetta a partire dal mese del compimento dei 21 anni di età del figlio
- è stata confermata anche la regola in base alla quale detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 95.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 95.000 euro
- continua, infine, a rimanere in vigore la regola che prevede che, in presenza di più figli che danno diritto alla detrazione, l'importo di 95.000 euro sia aumentato di 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo
Come è ripartita la detrazione tra i genitori
La detrazione per i figli a carico è ripartita al 50% tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati.
Se, invece, c'è un accordo tra le parti, si può scegliere di attribuire l'intera detrazione al genitore che possiede il reddito più elevato.
Ad ogni modo, stando a quanto precisa l'INPS, il cittadino è tenuto a comunicare all''Istituto nazionale della previdenza sociale eventuali variazioni che si dovessero verificare nel corso dell'anno, influenti sui carichi familiari, per consentire l'adeguamento del regime fiscale applicato alle prestazioni.
Detrazioni figli a carico e genitori separati
Nel caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, la detrazione:
- in mancanza di accordo, spetta al 100% al genitore affidatario
- nel caso di affidamento congiunto o condiviso, è ripartita tra i genitori - in mancanza di accordo - nella misura del 50%
- sia nel caso di affidamento esclusivo sia nel caso di affidamento congiunto, in presenza di accordo, i genitori separati o divorziati possono utilizzare le regole previste per i genitori coniugati
- nell'ipotesi in cui il genitore affidatario (o, in caso di affidamento congiunto, uno dei genitori affidatari) non possa beneficiare parzialmente o integralmente della detrazione per limiti di reddito, la detrazione è attribuita per intero all'altro genitore, che sarà tenuto a riversare al genitore affidatario l'intera detrazione o, in caso di affidamento congiunto, il cinquanta per cento, in mancanza di diverso accordo
Infine, qualora i genitori non siano coniugati, si applicano le regole previste per i genitori coniugati nel caso di affidamento congiunto dei figli, mentre si ricorre alle regole disposte per i genitori separati/divorziati in caso di affidamento esclusivo.
FONTI
INPS: Dichiarazione per il diritto alle detrazioni d'imposta per reddito e per carichi di famiglia