Doppio cognome, nuove regole
È passato poco più di un mese da quando la Corte Costituzionale si è espressa sull'incostituzionalità dell'attribuzione automatica del cognome paterno: dopo la sentenza 131 del 2022, pronunciata il 27 aprile, ecco che il doppio cognome è realtà. Vediamo come funziona dal primo giugno 2022 l'assegnazione del o dei cognomi ai figli e alle figlie.
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Doppio cognome, nuove regole: non più cognome del padre in automatico
Nonostante le battutine e pure le polemiche, quella del doppio cognome è ormai realtà: ogni bambino e bambina che nasce dal primo giugno 2022 porterà entrambi i cognomi dei genitori, a meno che gli stessi non si esprimano diversamente.
La pubblicazione in Gazzetta è avvenuta il primo giugno e il Ministero degli Interni ha confermato: a partire dal 2 giugno tutti i nuovi nati porteranno i cognomi che i genitori dovranno obbligatoriamente indicare, e non più in automatico quello del padre.
Quale cognome avrà un bambino nato dopo il 1 giugno 2022?
Tutti i bambini nati dal due giugno 2022 in poi avranno il cognome o i cognomi decisi dai genitori. Come funziona nella pratica? Al momento della nascita, non si dovrà più indicare soltanto il nome o i nomi di battesimo, ma anche il cognome o i cognomi. Le possibilità sono:
- dare entrambi i cognomi dei genitori, nell'ordine di preferenza
- dare solo il cognome del padre o solo quello madre
Il doppio cognome era già possibile da alcuni anni, ma non c'era possibilità di sceglierne l'ordine e soprattutto non c'era la possibilità di dare soltanto quello materno, come invece oggi è possibile.
Cosa succede se i genitori non sono d’accordo
Cosa succede se alla nascita i genitori non sono d'accordo? In caso di disaccordo, sarà un giudice a pronunciarsi sulla questione, generalmente attribuendo entrambi i cognomi. Anche nel caso in cui i genitori vogliano attribuire entrambi i cognomi ma non si decidano sull'ordine, sarà sempre il giudice a intervenire per decidere al posto loro.
Fino al 2 giugno, ogni bambino nato da una coppia sposata, in assenza di altre segnalazioni (per esempio la richiesta di aggiungere il cognome materno dopo quello paterno) aveva in automatico il cognome del padre. La nuova legge elimina di fatto questo automatismo e a ogni nuova coppia di genitori, sposati e non, sarà chiesto di esprimere la propria decisione al momento della registrazione della nascita.
Si tratta di una sentenza storica che, di colpo, sorpassa anche molte altre realtà europee: non tutti i paesi infatti hanno eliminato l'automatismo del cognome paterno e anzi, in molti vige ancora la regola di prendere il cognome del marito, una volta sposate. Per molti critici, uomini e donne, la sentenza della Corte Costituzionale non serve a niente nella parità uomo-donna, ma femministe e femministi festeggiano, perché l'assegnazione del cognome materno toglie le donne dall'invisibilità. E, soprattutto, bisogna ricordarsi che non si tratta di una decisione politica ma di una sentenza dell'apparato giudiziario.