Famiglie monogenitoriali
Si fa un gran parlare (soprattutto in campagna elettorale!) di famiglia tradizionale, di valore della famiglia, di donne che fanno figli e via dicendo. Ma ormai, nel ventunesimo secolo, si è capito che la realtà è ben lontana da quel che ci raccontano: esistono famiglie di ogni tipo, ma soprattutto sono sempre più frequenti le famiglie monogenitoriali. Ma quali sono e come sono tutelate nel nostro paese?
Cos’è una famiglia monogenitoriale?
Le famiglie monogenitoriali sono, semplicemente, quelle composte da un solo genitore. Questa immagine fa subito pensare a scenari dei più incredibili, anche a causa della propaganda politica: donne e uomini che spendono migliaia di euro per avere un figlio, madri surrogate e via dicendo. Se in parte è possibile che una famiglia monogenitoriale sia composta da una persona, uomo o donna, che decide di avere un figlio grazie alla fecondazione eterologa o alla gestazione per altri (e non per forza lo fanno le persone omosessuali), è molto più probabile che le famiglie monogenitoriali siano composte da un solo genitore per altri motivi.
Quali sono le famiglie monogenitoriali
Quando si pensa alle famiglie con un solo genitore, quindi, non si deve immaginare chissà qualche situazione particolare: la maggior parte delle famiglie monogenitoriali è composta da un solo genitore perché separato, oppure vedovo, o ancora da "ragazze madri".
Quindi in questa categoria rientrano:
- madre o padre separata/o
- madre o padre vedova/o
- donne che hanno partorito figli senza avere una relazione col padre biologico
- donne e uomini single che prendono in affido bambini e, in alcuni casi, li adottano
- donne e uomini che ricorrono a fecondazione eterologa o gestazione per altri a prescindere dal loro orientamento sessuale
In linea generale, qualsiasi persona abbia l'affidamento di uno o più minori e non sia all'interno di una relazione stabile è da considerarsi famiglia monogenitoriale o monoparentale.
I single possono adottare?
La legge prevede a oggi che possano intraprendere il percorso di adozione soltanto le coppie sposate da almeno tre anni. Ma ci sono dei casi particolari, soprattutto quando c'è già un legame tra l'adulto e il minore. Facciamo un paio di esempi. Luca Trapanese, napoletano che si era reso disponibile all'affido. In quanto uomo solo figurava in fondo alla lista delle persone da contattare, ma nel caso della piccola Alba, una bambina con sindrome di Down, nessuno aveva accettato l'affido. Luca ha detto di sì, e infine ha potuto adottare la bimba che gli era stata affidata. Un altro caso è rappresentato dall'attrice Sarah Maestri, che per anni ha ospitato, grazie ai progetti di accoglienza, una bambina bielorussa: anche lei, grazie a questo legame, ha infine potuto adottarla.
Come sono tutelate le famiglie monogenitoriali
Nonostante nell'Unione Europea siano ben 7,8 milioni le famiglie monoparentali, la loro tutela è ancora limitata e frammentata. Non esistono leggi vere e proprie a supporto di questa categoria, ma tante piccole decisioni legate ai casi. Quello che è certo è che per le famiglie monogenitoriali può essere molto più complesso, sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista economico. Per questo risulta particolarmente importante non stigmatizzare la categoria utilizzandola come mezzo per fare propaganda o per appoggiare la famiglia tradizionale: le famiglie monogenitoriali sono una realtà diffusa e vanno prese in considerazione con politiche a supporto.
La famiglia monogenitoriale include tutti quei nuclei familiari che, per i più svariati motivi, contano un solo genitori. Non c'entra niente con l'orientamento sessuale o eventuali stili di vita.
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