Dal 22 febbraio nelle sale cinematografiche italiane è proiettato il film "Figlia mia". La regia è di Laura Bispuri e il lungometraggio è in concorso al Festival di Berlino.
Il film è ambientato in una Sardegna desolata e soleggiata, nella quale due madri si contendono la tutela e l'affetto di una bimba di 10 anni. Angelica, interpretata da Alba Rohrwacher, è la madre naturale, ma è spesso ubriaca e cerca affetto tra le braccia di uomini che sono solo interessati al sesso. Invece Tina, che è Valeria Golino, è la donna affidabile che ha allevato la bambina.
Vittoria, il cui ruolo è affidato alla piccola attrice Sara Casu, ha 10 anni e ha una stretta relazione con sua madre Tina, che l'ha cresciuta. In una casa fatiscente fuori dal paese vive Angelica, la madre naturale di Vittoria, che viene sfrattata.
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Dopo lo sfratto Tina spera di liberarsi in modo definitivo della presenza di Angelica, perché esiste il rischio che riveli la propria maternità alla bambina. Ma Vittoria e Angelica iniziano ad avvicinarsi.
Alba Rohrwacher ha spiegato che "Il film è la storia di 2 madri inadeguate, anche se in modo differente. Angelica ha abbandonato sua figlia Vittoria e le si riavvicina solo per convenienza, Tina ha cresciuto la piccola nella menzogna, nascondendole le sue vere origini".
Le due madri sono paragonate dalla Rohrwacher a "due creature zoppe, che quando finalmente si incontrano, imparano a camminare".
Il film indaga tematiche connesse alla maternità, che ancora oggi, in tutte le società e con diverse modalità, è un bellissimo mistero.
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