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10 frasi di Papa Francesco sui bambini e sui ragazzi

di Sveva Galassi - 12.03.2019 - Scrivici

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A volte anche solo leggere una frase significativa può ispirare inaspettate e profonde riflessioni. Perquesto motivo abbiamo selezionato per voi le frasi più belle di Papa Francesco, attuale pontefice e grande pensatore, sull'infanzia, sui bambini e sulla gioventù.

A volte leggere una frase significativa può cambiare la nostra giornata o farci riflettere su qualcosa che è sempre apparso scontato. Abbiamo selezionato per voi le frasi più belle di Papa Francesco, 266esimo pontefice della Chiesa cattolica e importante pensatore, sull'infanzia, sui bambini e sulla gioventù. Ecco quali sono.

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1) «I sogni sono importanti. Tengono il nostro sguardo largo, ci aiutano ad abbracciare l’orizzonte, a coltivare la speranza in ogni azione quotidiana. E i sogni dei giovani sono i più importanti di tutti. Un giovane che non sa sognare è un giovane anestetizzato; non potrà capire la vita, la forza della vita. I sogni ti svegliano, di portano in là, sono le stelle più luminose, quelle che indicano un cammino diverso per l’umanità».

2) «Per un figlio non c'è insegnamento e testimonianza più grande che vedere i propri genitori che si amano con tenerezza, si rispettano, sono gentili tra di loro, si perdonano a vicenda: ciò che riempie di gioia e di felicità vera il cuore dei figli. I figli, prima di abitare una casa fatta di mattoni, abitano un'altra casa, ancora più essenziale: abitano l'amore reciproco dei genitori».

3) «Racconto una storia che ho sentito da bambino, a casa mia. In una famiglia il nonno abitava lì, col figlio, la nuora, i nipotini. Ma il nonno era invecchiato, aveva avuto un piccolo ictus, era anziano e quando era a tavola e mangiava, si sporcava un po'. Il papà aveva vergogna di suo padre. E diceva: “Ma, non possiamo invitare gente a casa…”. E decise di fare un tavolo piccolo, in cucina, perché il nonno prendesse il pasto da solo in cucina. Alcuni giorni dopo, arrivò a casa dopo il lavoro e trovò suo figlio, di 6 anni, che giocava con legni, con il martello, con i chiodi… “Ma cosa fai, ragazzo?”, gli chiese.

“Sto facendo un tavolino…”. “E perché?” .“Perché quando tu sarai vecchio, potrai mangiare da solo come mangia il nonno!”, rispose il bimbo».

4) «La missione delle donne e delle mamme è anche dare testimonianza ai figli, ai nipotini, che Gesù è vivo, è il vivente, è risorto. Mamme e donne, avanti con questa testimonianza! Per Dio conta il cuore, quanto siamo aperti a Lui, se siamo come i bambini che si fidano. Ma questo ci fa riflettere anche su come le donne, nella Chiesa e nel cammino di fede, abbiano avuto e abbiano anche oggi un ruolo particolare nell'aprire le porte al Signore, nel seguirlo e nel comunicare il suo Volto, perché lo sguardo di fede ha sempre bisogno dello sguardo semplice e profondo dell'amore».

5) «Vorrei manifestare il mio rifiuto per ogni tipo di sperimentazione educativa con i bambini. Con i bambini e i giovani non si può sperimentare. Non sono cavie da laboratorio! Gli orrori della manipolazione educativa che abbiamo vissuto nelle grandi dittature genocide del secolo XX non sono spariti; conservano la loro attualità sotto vesti diverse e proposte che, con pretesa di modernità, spingono i bambini e i giovani a camminare sulla strada dittatoriale del "pensiero unico". Mi diceva, poco più di una settimana fa, un grande educatore: "A volte, non si sa se con questi progetti (riferendosi a progetti concreti di educazione) si mandi un bambino a scuola o in un campo di rieducazione"».

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6) «Questo uomo anziano, questa donna anziana, sono inutili; scarichiamoli, cerchiamo di mandarli nelle case di cura, come si fa con l'impermeabile d'estate con tre naftaline in tasca, negli ospizi perché pensiamo che ora sono da scartare, perché sono inutili. Questo bambino che è in arrivo è un peso per la famiglia: "Oh no, a cosa serve? Non ho idea.

Scartiamolo e rimandiamolo al mittente". Questo è ciò che la cultura della morte ci predica».

7) «I bambini e i nonni sono la speranza di un popolo. I bambini, i giovani perché lo porteranno avanti, porteranno avanti questo popolo; e i nonni perché hanno la saggezza della storia, sono la memoria di un popolo».

8) «Educare è un atto d’amore, è dare vita».

9) «Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore».

10) «La predica di un bambino in chiesa è più bella di quella del prete, di quella del vescovo e di quella del Papa» [Durante l’omelia di una messa in cui alcuni bambini facevano chiasso].

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