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Come creare un tabellone delle attività con i bambini

di Stefano Padoan - 07.12.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Un tabellone delle attività non serve solo per cadenzare la giornata e organizzare la vita famigliare: la pedagogista ci spiega come e perché costruirlo insieme ai vostri figli

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Come creare un tabellone delle attività con i bambini

Ogni genitore sogna una vita famigliare più organizzata, per gestire al meglio le giornate frenetiche proprie e dei figli. Il tabellone delle attività è un utile strumento per fare ciò, ma soprattutto è un importante lavoro da fare insieme ai bambini per entrare in dialogo con loro e insegnare l'autonomia e il concetto di tempo. Ecco i consigli pratici della pedagogista Marta Stella Bruzzone.

Cos’è un tabellone delle attività

Un tabellone delle attività è un cartellone da appendere al muro o una tavola piuttosto grande su cui i bambini possono osservare la propria routine quotidiana, con i vari momenti della giornata e gli eventuali impegni. «La diffusione di questo strumento - spiega l'esperta - parte dal bisogno sempre più forte nelle famiglie di oggi di organizzare le giornate e non farsi sopraffare dalla frenesia. Però attenzione a non far diventare il tabellone uno schema rigido che incaselli le varie attività della giornata e scandisca in modo ineluttabile le giornate dei vostri figli: deve essere un'utile guida e non qualcosa da cui dipendere. Se un bambino fin da piccolo dà eccessiva importanza ai programmi, c'è il rischio che faccia poi fatica ad uscire dal binario e a gestire gli imprevisti che possono capitare».

Perché costruire un tabellone delle attività

  • Per organizzarsi, ma non troppo. All'esigenza dei genitori di essere maggiormente organizzati deve affiancarsi una motivazione educativa, ovvero quella di insegnare fin da piccoli la scansione della giornata e a gestire il tempo: «È importante fissare dei punti fermi attorno ai quali far ruotare sia i propri impegni che le necessità dei figli, ma permettete a voi stessi e a loro di discostarsene talvolta per allenare la loro elasticità mentale. Di fronte poi alla tendenza odierna di riempire il tempo dei bambini di attività strutturate, aiutateli a recuperare i momenti "vuoti" e di "gioco libero" in cui fanno sempre più fatica a stare, ma che sono le occasioni migliori per sviluppare la creatività: prevederli nel tabellone li responsabilizza e dà loro uno spazio per autogestirsi senza rivolgersi sempre a voi».

  • È un bel gioco. Armeggiare con colla, pennarelli e vari materiali è sempre invitante per i bambini: «Costruire un tabellone delle attività deve innanzitutto essere un gioco, un bel momento da passare insieme ai vostri figli che può protrarsi per più pomeriggi».

  • È un'occasione di dialogo. Durante la costruzione del tabellone i genitori entrano maggiormente in contatto con il mondo del bambino: «Fate domande ai bambini su cosa fanno a scuola, su cosa amano di più, su cosa invece li mette in crisi: è un modo per mettersi in ascolto e nello stesso abituarli a parlare di sé e delle emozioni che provano durante la giornata».

  • È uno strumento quotidiano. Se decidete di costruirne uno, è importante poi che lo usiate: «Mantenete un atteggiamento coerente: se date al tabellone una certa importanza nel costruirlo, poi dovete usarlo: mandate spesso vostro figlio a controllare il tabellone per vedere cosa succede ora, usatelo la sera per ripercorrere la giornata».

  • Aiuta i genitori separati. Un tabellone delle attività aiuta particolarmente l'organizzazione familiare in caso di genitori separati: «In un momento di cambiamento e di stravolgimento delle routines, un tabellone rassicura sia genitori che figli riducendo lo smarrimento: mettete in evidenza i giorni che sta dal papà e quelli in cui sta dalla mamma anche in modo visivo, attaccando delle foto delle due case per aiutare il bambino a familiarizzare con il nuovo ambiente»

Come fare un tabellone delle attività con i bambini fino ai 3 anni

A che età si può costruire il primo tabellone delle attività? Si può iniziare molto presto: «Fino ai 3 anni si tratta naturalmente di un gioco molto semplice, per far loro visualizzare la routine che ogni giorno stanno imparando a conoscere».

  • Usate immagini e oggetti. Tramite delle figure essenziali potete schematizzare le tappe della giornata, dal risveglio alla nanna: «Disegni o foto del biberon, del lettino, del loro gioco preferito.

    Potete anche aggiungere le foto delle persone della loro quotidianità, dai genitori ai nonni ai primi amichetti. Usate anche materiali misti per creare dei piccoli modellini che siano in 3 dimensioni per favorire l'aspetto tattile: usate un po' di stoffa per rendere più realistico un lettino o della plastica trasparente per creare un piccolo biberon. Verso l'anno e mezzo poi inizieranno a riconoscere bene questi simboli e ad associarli ai vari momenti della giornata».

  • Stimolate la loro partecipazione. «Nella costruzione di questo primo tabellone il loro contributo artistico sarà minimo, ma comunque coinvolgeteli interagendo con loro e spiegando cosa state facendo». Man mano che crescono potranno iniziare a incollare delle decorazioni o colorare a modo loro: «Ricordatevi che non è importante che sia un lavoro perfetto, quanto piuttosto che sentano loro questa creazione».

  • Usatelo per l'inserimento all'asilo. Avere ogni giorno la propria routine di fronte agli occhi è rassicurante per i bambini di questa età, e anche i cambiamenti possono essere anticipati e meglio metabolizzati se li si prepara attraverso la modifica, insieme a loro, del tabellone: «Per introdurre meglio uno stravolgimento grosso come l'inserimento al nido, per esempio, partite dal tabellone per raccontare loro come cambierà la loro giornata: introducete altri simboli, aggiungete le foto delle educatrici, e dei compagni, scegliete magari anche la canzoncina imparata al nido che, di settimana in settimana, canterete anche a casa».

Come fare un tabellone delle attività con i bambini della scuola dell’infanzia

Dai 3 ai 5 anni il tabellone delle attività inizia ad essere più articolato e questo consente un lavoro con i bambini più completo, di cui renderli davvero protagonisti: «Non lasciate che il tabellone sia solo qualcosa di appiccicato al muro, ma rendetelo un'azione riempita di significato sia durante la sua creazione che poi nella vita quotidiana».

  • Fate il tabellone su base giornaliera. Definite gli orari chiave (per esempio i pasti o il riposino) attorno cui far ruotare le varie attività.

    Potete ad esempio disegnare tante caselle in sequenza quanti sono i momenti della giornata e attaccare delle card o dei post-it a seconda degli impegni che lo attendono.

  • Dialogate con loro. Una scansione del tempo più dettagliata vi offre il pretesto per stimolarli e coinvolgerli dal punto di vista del linguaggio: «Parlate con vostro figlio e chiedetegli cosa fa di preciso alla scuola materna, cosa gli piace di più e perché. Raccontare e raccontarsi è un esercizio importante anche per conoscere meglio se stesso».

  • Parlate di emozioni. «Questa è l'età in cui scoprono le prime paure e in cui le relazioni a scuola li fanno misurare con nuove emozioni: chiedetegli chi sono i suoi amichetti, di spiegarvi come si sono sentiti oggi a scuola e perché. Abituateli anche a parlare delle cose negative, che invece istintivamente noi stessi adulti tendiamo a minimizzare e evitare nei discorsi con loro: ad esempio al momento della nanna può essere legata la paura del buio o dei ladri, il gioco con gli amici può essere gratificante ma anche fonte di litigi».

  • Fate il resoconto della giornata. Un tabellone delle attività non deve essere solo un elenco di cose da fare, ma uno strumento con il quale, ogni sera, fare il resoconto della giornata e riflettere sulle emozioni provate: «Può essere utile aggiungere al tabellone una sezione dedicata alla gratitudine, in cui i bambini scrivono ogni giorno una cosa o una persona per cui sono grati; riservare uno spazio alle relazioni, dove scrivere il compagno che hanno sentito più amico; infine far loro mettere uno smile o un simbolo per descrivere se la loro giornata sia stata più o meno positiva, spiegandone il motivo».

  • Usatelo per anticipare i cambiamenti. Dare al mattino uno sguardo al tabellone rende partecipe il bambino di cosa succederà nella sua giornata: «Si tratta della sua vita, è una forma di rispetto e considerazione non dargli l'idea che le cose gli capitino calate dall'alto».

    Anticipare i programmi è utile soprattutto nei momenti di cambiamento, come una modifica degli orari abituali o l'inizio di un'attività sportiva: «La parola quieta la paura e lo stress, così che la novità non appaia come totalmente incognita e imprevedibile. Visualizzare con foto o immagini quello che sarà aiuta il bambino a prepararsi».

  • Inserite le prime faccende domestiche. Un modo per responsabilizzarli è aggiungere alla loro routine, verso i 4-5 anni, anche piccole faccende domestiche cui possono cominciare a contribuire: «Può essere mettere tavola insieme ai genitori o dare da mangiare al gatto, ma partite sicuramente dal riordino dopo il momento del gioco: è vero che se ci pensate voi fate prima e meglio, ma farlo fare a loro è più importante di una cameretta perfettamente in ordine».

Come fare un tabellone delle attività con i bambini della scuola elementare

In età scolare il livello di dettaglio è ancora maggiore, perché dai 6 anni i bambini inseguono una precisione e una corrispondenza con la realtà ancora maggiore.

  • Giorni e settimane. A questa età si può introdurre l'orizzonte temporale della settimana, che inizia a definirsi a seconda degli impegni cadenzati.

  • La costruzione dell'identità. Per ogni momento della giornata aumentate le informazioni da inserire: «I bambini vogliono raccontarsi, rimarcare cosa amano e cosa no: a che ora si svegliano, quali e quanti biscotti mangiano a colazione, che materia scolastica amano di più, qual è il loro personaggio dei cartoni animati preferito».

  • Usatelo per osservare i cambiamenti del tempo. Fissare impegni e preferenze sul tabellone non vuol dire renderli immutabili: «I bambini amano essere abitudinari e il tabellone rafforza questa loro tendenza, ma aiutateli a capire che oggi le cose stanno così, ma possono cambiare in qualsiasi momento: i loro gusti, i loro tempi. A questa età rifare il tabellone ogni 6 mesi vi permette di riguardare, insieme a loro, quanto le cose sono cambiate nel tempo».

  • Uno strumento per favorire l'autonomia. Il tabellone definisce delle regole e le mette a disposizione del bambino, rendendolo in grado di autoregolarsi senza rivolgersi costantemente al genitore. «Definite il tempo dei compiti, del riordino e della preparazione dei vestiti per il giorno dopo, segnate giorno per giorno quali quaderni sono da mettere in cartella. Sono indicazioni che li guidano anche quando dovessero faticare con il senso del dovere. Per ricordare loro la regola non dovrete spendere molte parole, ma indicare semplicemente il tabellone: "Non ti dico nulla, guarda tu stesso"».

  • Aggiungete un orologio. Iniziate ad associare ai momenti del giorno anche degli orari, per aumentare la loro percezione del tempo e per introdurli alla lettura dell'orologio analogico: «Costruite un orologio di cartone con un fermacampioni per poter spostare le lancette a seconda dei momenti della giornata. Oppure strutturate proprio il tabellone come un grande orologio in cui ad ogni spicchio di tempo corrisponde un'azione».

  • Gestite il tempo, ma non solo. Anche a questa età il tabellone rimane uno strumento per elaborare anche stati d'animo come ansia e paura: «Creando le varie sezioni, parlate delle cose che sanno fare ma anche di quello che temono. Chiedete per esempio a vostro figlio di disegnare, in corrispondenza della notte, il mostro che tormenta i suoi sogni e dove si nasconde. Crescendo poi iniziano anche a selezionare il cibo e a definire i propri gusti: nello spazio dedicato alla cena provate a fissare delle piccole sfide, come assaggiare anche solo un boccone di broccoli».

  • Il tabellone delle attività dei genitori. I bambini più appassionati di lavoretti sicuramente vorranno farlo spontaneamente: serve un tabellone delle attività anche per mamma e papà. «Questo è il momento per raccontare voi stessi, per spiegare a vostro figlio come si compone la vostra giornata: andare al lavoro, andare a fare la spesa, cucinare, fare le pulizie… insomma, iniziano a rendersi conto che anche la giornata dei genitori è abbastanza impegnativa!».

5 consigli creativi per costruire il vostro tabellone delle attività

  1. Rendete vostro figlio protagonista. La regola numero uno è di far partecipare alla costruzione vostro figlio il più possibile: «È più importante che il tabellone delle attività sia fatto insieme a lui e con disegni e scritte suoi, piuttosto che perfetto ma creato da voi. Certo, abituatelo fin da piccolo al senso del bello e spronatelo a fare il suo meglio, però deve sentirlo suo. E ricordatevi di posizionarlo alla sua altezza, dove possa raggiungerlo sia con lo sguardo che con le mani».

  2. Tante immagini. Trasformate le attività in immagini e simboli: se è abbastanza grande fatelo disegnare e ritagliare sagome, oppure fatelo anche solo colorare immagini pre-stampate o fare un collage. Se ci sono attività da spostare, usate post-it o tesserine da attaccare e staccare con delle puntine.

  3. Rendete il tabellone tridimensionale. Quando sono più piccoli la dimensione tattile è importante, crescendo è invece bello sperimentare tante tecniche diverse: completare i disegni con degli elementi tridimensionali è sempre affascinante per il bambino. «Per simboleggiare il pranzo, per esempio, potete disegnare un piatto e incollarci sopra della pasta cruda o degli spaghetti di filo di lana gialla; oppure usare un po' di stoffa per simulare la coperta del lettino. Vostro figlio sentirà più vero il tabellone, fatto con oggetti reali».

  4. Tanti materiali diversi. Un tabellone a tecnica mista è sicuramente il più divertente da creare: «Rafia, spago, foglie essiccate e pezzetti di legno; cartoncini colorati, stoffe; adesivi, brillantini o stelline. Sono tutte piccole cose a costo quasi zero che rendono speciale il tabellone. E perché non dare un tocco di profumo naturale con bucce di limone o arancia essiccate».

  5. Il tabellone in più lingue. Un'interessante variazione sul tema può essere proporre a vostro figlio di costruire un tabellone interamente in inglese o in un'altra lingua che studia a scuola: è un modo molto pratico per sviluppare il lessico e collegarlo ad azioni quotidiane.

L'intervistata

Marta Stella Bruzzone è pedagogista e autrice del sito mammechefatica. Sulla pagina Facebook del sito si trovano dei videotutorial di consigli per i genitori.

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