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Giornata mondiale contro il cancro: 9 storie di mamme combattenti

di Luisa Perego - 02.02.2017 - Scrivici

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Il 4 febbraio ricorre in tutto il mondo la giornata mondiale contro il cancro, il WorldCancerDay . La giornata, istituita con la Carta di Parigi e promossa dall’Union for International Cancer Control – UICC, è un'occasione in più  per riflettere. Abbiamo raccolto le storie più toccanti che in questi anni ci avete scritto su questo tema.

In occasione del #WorldCancerDay, la giornata mondiale contro il cancro che ogni anno ricorre il 4 febbraio, abbiamo raccolto le vostre storie su questo tema. Mamme mamme e papà combattenti che hanno avuto a che fare nella propria vita con un tumore. C'è il racconto della mamma di Isotta, oncopapera guerriera, Rosanna, che vorrebbe tanto un secondo figlio dopo aver avuto un tumore al seno, Chiara, che ha combattuto contro un Linfoma di Hodgkin.

La normalità è bella, e il rischio è quello di abituarsi in fretta. Ma noi siamo fatti così… continuiamo a guardarci le spalle, di tanto in tanto. A cercare di lanciare tranelli alla Jella, giusto per non perdere l'abitudine, che lei continua a tendercene parecchi. Abbiamo lottato insieme contro il tumore della nostra piccola Papera Guerriera, Isotta. Quante cose. Quanti imprevisti. Quante sorprese. Quanta vita. Eppure siamo noi. Una famiglia tra tante. Come tante.

 

Scoprii per caso di avere una pallina al seno. Mi recai da un medico e scoprii che era una neoplasia. Al principio ero sconvolta, letteralmente. Per fortuna mia sorella e le mie zie mi furono vicine durante l'operazione. Dopo per fortuna mi ripresi e non dovetti affrontare nemmeno la chemioterapia. Decisi di lasciare mio marito, poiché non si comportava bene con me già da tempo. Poco dopo, ho conosciuto un uomo meraviglioso e ora vorrei tanto un secondo figlio con lui.

3 Linfoma di Hodgkin, incinta dopo un tumore. Ce l'ho fatta!

Scoprii per caso di avere un linfoma sul collo, ovvero un tumore. Affrontai l'operazione e dopo la chemio, focalizzandomi sulla guarigione e affrontando ciò che sanno tutti: la perdita dei capelli, la stanchezza perenne, i chili in più, la scomparsa del ciclo. Tutte le sofferenze passate sono state ricompensate: dopo due anni sono rimasta incinta di una splendida bambina e poco tempo fa ho partorito. Mai perdere la speranza.

4 La mia lotta contro il cancro e la mia vera Vittoria: sono incinta!

Avevo 24 anni quando nel pieno della mia vita da studentessa universitaria scoprii di essere stata colpita da un tumore maligno del sistema linfatico: il linfoma di Hodgkin. Sedute di chemioterapia andate male, nuovi protocolli tentati, poi il coma, poi finalmente la remissione dalla malattia. Da giugno 2015, però, la mia vita ha preso decisamente una piega diversa: a dispetto dei pseudo-amici scomparsi durante la malattia, ho incontrato l'amore della mia vita. Da tre mesi aspettiamo con immensa gioia il frutto del nostro amore, il nostro gioiello, la mia Vittoria.

Avevo 24 anni quando nel pieno della mia vita da studentessa universitaria scoprii di essere stata colpita da un tumore maligno del sistema linfatico: il linfoma di Hodgkin. Sedute di chemioterapia andate male, nuovi protocolli tentati, poi il coma, poi finalmente la remissione dalla malattia. Da giugno 2015, però, la mia vita ha preso decisamente una piega diversa: a dispetto dei pseudo-amici scomparsi durante la malattia, ho incontrato l'amore della mia vita. Da tre mesi aspettiamo con immensa gioia il frutto del nostro amore, il nostro gioiello, la mia Vittoria.

5 Ho combattuto un tumore da bambina: oggi mi ritrovo negli occhi di mia figlia di un anno

Era la fine del 1992, la scuola era iniziata da poco... la seconda media inferiore.
Avevo 10 anni e la mia "carriera sportiva" andava alla grande, la mia fortissima passione per i cavalli e per l'equitazione era al massimo! Nulla avrebbe potuto ostacolarmi... Peccato che ormai sistematicamente la notte mi svegliavo piangendo in preda a dolori lancinanti al ginocchio. Poi, il responso dei medici: "sarcoma di Ewing - stadio avanzato" che per noi comuni mortali sarebbe un tumore maligno che si stava "mangiando" il mio povero femore. Ho combattuto, lottato a step la malattia. E oggi sono una mamma felice di una bimba di un anno.

Era la fine del 1992, la scuola era iniziata da poco... la seconda media inferiore.
Avevo 10 anni e la mia "carriera sportiva" andava alla grande, la mia fortissima passione per i cavalli e per l'equitazione era al massimo! Nulla avrebbe potuto ostacolarmi... Peccato che ormai sistematicamente la notte mi svegliavo piangendo in preda a dolori lancinanti al ginocchio. Poi, il responso dei medici: "sarcoma di Ewing - stadio avanzato" che per noi comuni mortali sarebbe un tumore maligno che si stava "mangiando" il mio povero femore. Ho combattuto, lottato a step la malattia. E oggi sono una mamma felice di una bimba di un anno.

6 Incinta contro ogni aspettativa

Nell'ottobre del 2003 all'età di soli 14 anni mi sveglio una mattina che non riuscivo a respirare né ad ingoiare nulla perché mi sentivo un piccolo bozzetto in gola, così sono andata dai miei genitori e ho chiesto di portarmi a fare degli accertamenti e delle analisi perché ero convinta di avere qualcosa di grave.
E' iniziato così il mio lungo tragitto per capire cosa avessi, svenivo durante le lezioni al liceo, e avevo sempre tachicardia e senso di soffocamento per colpa di questo bozzetto al lato destro del collo.

Nell'ottobre del 2003 all'età di soli 14 anni mi sveglio una mattina che non riuscivo a respirare né ad ingoiare nulla perché mi sentivo un piccolo bozzetto in gola, così sono andata dai miei genitori e ho chiesto di portarmi a fare degli accertamenti e delle analisi perché ero convinta di avere qualcosa di grave.
E' iniziato così il mio lungo tragitto per capire cosa avessi, svenivo durante le lezioni al liceo, e avevo sempre tachicardia e senso di soffocamento per colpa di questo bozzetto al lato destro del collo.

7 Non potevo avere figli: oggi stringo il mio miracolo tra le braccia

Mai darsi per vinte, neppure davanti a un tumore. Avevo 28 anni quando mi diagnosticarono un cancro al cervello sito tra gli emisferi cerebrali. Avevo anche una disfunzione alla tiroide. I medici mi dissero che non avrei mai potuto avere figli. Ma l'anno dopo incontro l'uomo della mia vita e insieme... ci proviamo, proviamo a cercare quel figlio sul quale io non contavo più.

Mai darsi per vinte, neppure davanti a un tumore. Avevo 28 anni quando mi diagnosticarono un cancro al cervello sito tra gli emisferi cerebrali. Avevo anche una disfunzione alla tiroide. I medici mi dissero che non avrei mai potuto avere figli. Ma l'anno dopo incontro l'uomo della mia vita e insieme... ci proviamo, proviamo a cercare quel figlio sul quale io non contavo più.

8 Il regalo per mia suocera: la nascita di un nipote

Io e mio marito, io 22 e lui 30 anni, abbiamo deciso di tentare. Ci siamo messi alla ricerca di un bambino! Abbiamo detto: "Eh, chissà quando arriverà".
Era un periodo di stress fisico e psicologico per entrambi, alla suocera avevano trovato un tumore al seno in metastasi in altri organi e le avevano dato solo pochi mesi di vita. Noi volevamo perlomeno renderla felice e darle un nipotino.
Dopo due mesi, a luglio 2012, il ciclo in ritardo...

Io e mio marito, io 22 e lui 30 anni, abbiamo deciso di tentare. Ci siamo messi alla ricerca di un bambino! Abbiamo detto: "Eh, chissà quando arriverà".
Era un periodo di stress fisico e psicologico per entrambi, alla suocera avevano trovato un tumore al seno in metastasi in altri organi e le avevano dato solo pochi mesi di vita. Noi volevamo perlomeno renderla felice e darle un nipotino.
Dopo due mesi, a luglio 2012, il ciclo in ritardo...

9 Quel giorno in cui mia figlia è diventata la nostra oncopapera guerriera

Oncologia pediatrica. Un posto in cui alle lacrime si mescolano quotidianamente amore, sorrisi, lavoro... Un universo parallelo in cui ogni bambino diventa un guerriero, e ogni genitore è chiamato a trovare una forza e un coraggio che nemmeno minimamente sospettava di avere. Io e mio marito ci siamo ritrovati dentro questa realtà con la nostra papera guerriera. Aveva solo nove mesi quando le è stato diagnosticato un teratoma sacrococcigeo. Abbiamo trovato una dimensione surreale e fantastica attraverso la quale narrare la realtà trasfigurandola con gli occhi dell' ironia. Siamo consapevoli del fatto che non è che uno degli infiniti modi che la mente trova per non soccombere alla disperazione, ognuno affronta le prove a suo modo.

Oncologia pediatrica. Un posto in cui alle lacrime si mescolano quotidianamente amore, sorrisi, lavoro... Un universo parallelo in cui ogni bambino diventa un guerriero, e ogni genitore è chiamato a trovare una forza e un coraggio che nemmeno minimamente sospettava di avere. Io e mio marito ci siamo ritrovati dentro questa realtà con la nostra papera guerriera. Aveva solo nove mesi quando le è stato diagnosticato un teratoma sacrococcigeo. Abbiamo trovato una dimensione surreale e fantastica attraverso la quale narrare la realtà trasfigurandola con gli occhi dell' ironia. Siamo consapevoli del fatto che non è che uno degli infiniti modi che la mente trova per non soccombere alla disperazione, ognuno affronta le prove a suo modo.

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Aggiornato il 04.02.2019

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