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Perdere un figlio in gravidanza o dopo la nascita: 12 vostre TOCCANTI storie

di Lorenza Laudi - 09.10.2019 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Perdere un figlio durante la gravidanza o dopo la nascita: non c'è tragedia più grande per una famiglia. Per fare luce su questo tabù e sensibilizzare, abbiamo raccolto in occasione della BabyLoss Awarness Day le vostre storie più toccanti sull'argomento

In questo articolo

Storie di mamme e di papà forti, che nella tragedia più grande che possa capitare nella vita, la morte di un figlio, si sono rialzati e hanno trovato la forza per andare avanti. Abbiamo raccolto le loro storie in occasione della BabyLoss Awarness Day, la giornata mondiale della consapevolezza sul lutto in gravidanza e dopo la nascita.

Tra di loro c'è mamma Rossella, che ha perso il suo piccolo per colpa della gestosi, o una mamma che ha scelto di rimanere anonima e ci ha raccontato del giorno più buio della sua vita, quando il cuore del suo bimbo ha smesso di battere.

Le loro storie, le loro testimonianze, le loro parole scritte per voi.

Ho perso il mio piccolo Simone sei anni fa. Aveva 15 mesi. Ci è voluto del tempo per superare tutto, per convivere con questo lacerante dolore. Pian piano ce l'ho fatta. Da quasi un anno sono mamma di nuovo di una bellissima bambina. Ma sono consapevole che il mio angelo è sempre con me.

Sono mamma di otto figli. I primi 6 sono nati tutti tranquillamente. Gabriele invece no. E' il nostro Angelo custode. Ho smesso di sentirlo 4 settimane prima della data presunta del parto e arrivata in ospedale il suo cuoricino non batteva già più.

Rachele ci aveva dato un compito e solo ora capisco perché: voleva darci un motivo per alzarci la mattina, una speranza per un futuro migliore. Ora sorrido di più alla vita, mi godo ogni istante, non do nulla per scontato, ho imparato ad apprezzare la presenza, ad amare prima ancora di essere amata, a gioire per la salute mia e dei miei cari, ad apprezzare il sorgere del sole, di gioire per ogni passo, per ogni giorno.

La nostra vita era semplice e perfetta. Eravamo felici con le nostre tre figlie .

.. Poi arrivò quel maledetto venerdì e il dolore entrò prepotentemente a scombussolare la nostra esistenza. La mia piccola di otto mesi è stata portata via dalla Sids, la cosiddetta morte in culla

ERA IL MIO BAMBINO, seppur senza vita, era il mio amore più grande. Grazie a medici e a ostetriche sono riuscita a partorire, a diventare Mamma, a tenere in braccio la mia gioia più grande e nello stesso tempo il mio dolore immenso. Grazie a loro sono riuscita a guardarlo e ad accarezzarlo. Ho quindi, in parte, esaudito il mio sogno. Non posso rimpiangere nulla, ho fatto tutto quello che potevo fare. Questa è la mia storia.

Ho vissuto un periodo molto brutto, successivo alla perdita del mio primo bambino. Infatti ho avuto un aborto al termine della gravidanza. I medici dicono che è stata causa di una gestosi sottovalutata. Però, dopo tante avversità, la vita ha ricompensato me e mio marito e ora siamo felicemente in cinque.

Ci sono due bambini che riempiono le nostre giornate, due bambini che ci sorridono e ci abbracciano forte... tuttavia voi ne vedrete due, ma io ho quattro figli!

Era fine giugno scorso quando ho scoperto di essere incinta. Incinta, alla quarta settimana. Per me sarebbe stato il secondo figlio, sono già mamma di Roman, 20 anni. Ho vissuto questa gravidanza con qualche pensiero in più e avendo 38 anni ho deciso di fare l'amniocentesi. Quando è arrivato il giorno dell'appuntamento, l'amniocentesi mi è stata fatta non dal medico che pensavo, ma da una giovane assistente. Dopo essere uscita da quella sala, ho pianto per tre giorni, spaventata. Il terzo giorno, ho perso il bambino.

Le mamme che hanno perso il loro bambino sono mamme a tutti gli effetti. lo sono state, lo sono ancora. Forse solo non sanno che lo saranno PER SEMPRE.

La mia bambina aveva una tra le forme più aggressive di spina bifida!! Il cervello e il cervelletto si erano formati in una sacca esterna, era idrocefala e i suoi arti erano compromessi. Una malformazione talmente grave da essere incompatibile con la vita.

Questa è la storia dei miei aborti. Dei miei tre aborti. Vorrei dare speranza a chi come me si sta trovando nella stessa situazione, perché ora stringo tra le braccia mia figlia.

Stavamo cercando il nostro bimbo da due anni. Un bimbo che non arrivava. Quando scoprii di essere incinta. La mia gioia durò poco. Il 9 agosto 2016 metà del mio Cuore si è fermato insieme a lui. Il cuoricino del mio bimbo non batteva più. Il mio compagno e mio nipote mi hanno dato la forza per superare il mio lutto. Poco dopo però, ho avuto un'altra gravidanza. Questa volta è andata benissimo! Voglio solo dire a tutte le mamme e future mamme che cercano una gravidanza di non demordere e di non abbattersi perché dopo la tempesta c’è sempre il sole e sarà il sole più bello che abbiate mai visto.

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