ANTICIPARE: SÌ O NO?
Sta per arrivare il grande giorno e voi vi siete appena accorte di essere in dolce attesa? “In questo caso, potete decidere se anticipare o meno la data del matrimonio. Nella nostra esperienza abbiamo spesso visto che se la festa è molto vicina all'ottavo o nono mese di gestazione, le spose preferiscono anticipare la celebrazione per evitare di sommare troppe emozioni insieme”.
COME ANTICIPARE
“Nel caso in cui si decida di anticipare il matrimonio, in genere si sceglie una data fuori stagione: ad aprile o inizio maggio. Se, invece, si è nei mesi 'caldi' – giugno, luglio e agosto – si tende a spostarlo a un venerdì o un lunedì: in questo modo, è più semplice recuperare una location, anche se potrebbe causare qualche disagio organizzativo o di logistica per gli ospiti”.
CHIESA VS MUNICIPIO
“Cambiare data è più semplice se si tratta di un matrimonio civile, ma anche nel caso di quello religioso a volte basta parlare con il parroco per trovare una soluzione comune. L'unico fattore a cui prestare davvero attenzione sono le scadenze burocratiche, ad esempio il tempo necessario per fare le pubblicazioni, che devono essere esposte per 15 giorni prima del matrimonio per legge”.
IL VESTITO
Uno dei problemi principali della sposa con il pancione è di sicuro il vestito. “Noi consigliamo di sceglierne uno stile impero, perché non nasconde il pancione ma nemmeno lo costringe. Altrimenti, fatevi consigliare dall'atelier di riferimento, perché ci sono alcuni vestiti che si possono modificare più facilmente di altri. Più l'abito è elaborato, con applicazioni rigide come strass e lustrini, più è difficile modificarlo”.
CAMBIO D'ABITO
Per un abito da sposa, in genere, sono richiesti 6 mesi di preparazione. “Se avete già comprato l'abito e poi scoprite di essere incinte, l'unica è chiedere all'atelier un cambio in corsa, ma non sempre accettano. Se quello scelto non si può modificare, andate su uno già pronto, che richiederà poche modifiche e che avrà un costo più ridotto”.
IL COLORE
Per quella che è la tradizione, la sposa incinta non dovrebbe sposarsi in bianco. “Ma al giorno d'oggi in pochi rispettano questa regola, perché la gravidanza è più vista come un ulteriore motivo di festa piuttosto che come una limitazione”.
LA PREPARAZIONE
Per quanto riguarda la pettinatura non ci sono indicazioni specifiche, se non quella di valorizzare il proprio volto con la giusta acconciatura. “Per il make up, invece, le cose sono diverse. Se la gravidanza è evidente, allora si alleggerisce il trucco e si utilizzano prodotti a basso contenuto metallico e dai colori più tenui. Il trucco pesante, infatti, stona con la grazia della gravidanza e poi la pelle, in questa fase, è più sensibile”.
NO ALL'OPEN BAR
“Se volete che la sposa si diverta, non dovete puntare su una festa troppo scatenata. Un modo per scongiurare quest'eventualità è quella di togliere l'open bar. È un costo in meno per gli sposi e una modo per evitare che gli invitati si surriscaldino troppo”.
NO AI TACCHI
“Anche se è abituata a camminare sui tacchi, il giorno del matrimonio è meglio che la sposa porti delle scarpe basse per evitare una fatica eccessiva. Meglio una scarpa comoda, senza tacco, che dia la possibilità di resistere per tante ore in piedi. Si può anche optare per delle mini zeppe o delle ballerine elaborate, ne esistono anche con un tacchetto di appena un centimetro: sono molto belle da vedere, ma anche molto comode”.
NO ALLA MACCHINA D'EPOCA
“Un altro elemento da evitare è l'auto d'epoca. Questo perché, nella maggior parte dei casi, non ha l'aria condizionata o il riscaldamento. E questo è un disagio per la donna in dolce attesa che, in questo momento, è più sensibile alle temperature estreme”.
ORARIO E LOCATION
Altre due cose a cui fare attenzione sono: la location e l'orario della cerimonia. “Consigliamo di scegliere un luogo con poche scale e di evitare le ore più calde della giornata per sposarvi. Immaginate che appena finita la funzione sarete accolti sul selciato della chiesa o nella piazza del Municipio: con il sole a picco sarà difficile gestire gli auguri e i saluti dei parenti”.
DELEGARE, DELEGARE, DELEGARE
In questo momento, è importante che la sposa non sia troppo stressata. “Ecco perché è bene che deleghi la maggior parte delle fatiche dell'organizzazione al marito o a dei professionisti, come i wedding planner”.
IL RUOLO DELLO SPOSO
In questa condizione è fondamentale l'aiuto del neomarito. “Il suo compito sarà quello di gestire i parenti, evitando che assalgano la sposa. Lui la deve proteggere, creando uno spazio d'aria intorno a lei ed evitarle un accumulo di stress”.
IL KIT DI SOCCORSO
“È molto importante che una persona vicina alla sposa – la mamma o la migliore amica – abbiano con sé un piccolo necessarie di pronto soccorso. In genere, forniamo una piccola pochette con dentro: una bottiglietta d'acqua, una bustina di zucchero e dei fazzoletti di carta”.
IL MENÙ
La sposa deve mangiare come gli altri o deve far cambiare il menù a tutti? “La scelta dipende da un punto fondamentale: se gli invitati sanno o meno che la coppia è in dolce attesa. Se la gravidanza è manifesta, gli sposi si accordano con il catering o la location per variare solo le loro pietanze. In genere, chi prepara il pranzo è preparato ad accogliere questo tipo di richieste: negli ultimi anni, infatti, è aumentato il numero di persone intolleranti o con esigenze speciali”.
UN PICCOLO TRUCCHETTO
“Se, invece, la coppia non vuole far sapere che la sposa è incinta, il catering opererà un cambio di piatto per lei senza farsene accorgere. Le verranno servite pietanze che agli occhi anche più attenti sembreranno proprio quelle degli altri invitati, ma in realtà con degli ingredienti cambiati. E al momento dei vari brindisi le si darà un bicchiere di Spumante molto allungato con l'acqua”.
LE FOTO
In questo caso, la scelta dipende dagli sposi: “Se non vogliono far vedere il pancione, consigliamo di puntare su un fotografo esperto di ritratti, che proporrà delle pose ad hoc per mascherarlo”.
IL VIAGGIO DI NOZZE
Il consiglio per la luna di miele è quello di muoversi sempre con un occhio di riguardo relativo alla data presunta del parto. “Ci sono Paesi, come gli Stati Uniti, che accettano malvolentieri le donne che arrivano a gravidanza inoltrata. Questo perché se il bimbo nascesse lì potrebbero esserci i requisiti per richiedere la cittadinanza. Meglio allora puntare sull'Europa che spesso non ha nulla da invidiare ad altre destinazioni più gettonate. A Creta, ad esempio, c'è una spiaggia con sabbia e mare paragonabile a quelle che si possono trovare nei Caraibi”.
LA LUNA DI MIELE
“Se, però, si può aspettare, consigliamo di partire dopo il battesimo del bambino. Dopo il matrimonio, infatti, c'è un periodo di assestamento, perché da un momento di forte stress e ansia si passa a uno di relativa calma e la sposa può intristirsi, perché non è più al centro dell'attenzione. La stessa cosa accade anche dopo il parto, quindi secondo noi è meglio aspettare un po' e poi partire per la meritata vacanza”.
IN VACANZA CON I BIMBI
“Se si viaggia con un bambino piccolo, è meglio scegliere delle mete in cui sono valide le maggiori assicurazioni che operano in territorio italiano. Questo per avere accesso al pronto soccorso e agli ospedali”. Trovate tante altre indicazioni sulla luna di miele con i bambini nel nostro articolo: Viaggio di nozze col bimbo, istruzioni per l'uso.