Porsi obiettivi impossibili.
Inutile e controproducente seguire diete d’urto: non solo sono fortemente sbilanciate e quindi potenzialmente dannose per l’organismo, ma sono anche le meno efficaci, perché è alto il rischio di recuperare tutti i chili persi appena si smette.
5 kg in un mese e mezzo-due è un obiettivo realistico ed accettabile, che consente di dimagrire senza ‘fare la fame’ e mantenere nel tempo i risultati.
Iniziare la dieta in periodi ‘no’.
Una dieta, anche se non è eccessivamente restrittiva, comporta pur sempre dei sacrifici, per questo bisogna essere dell’umore giusto per sostenerli.
E' bene partire quando i chiletti di troppo non condizionano più di tanto il nostro umore ma ci sentiamo la grinta e la motivazione giusta per metterci a regime.
Mettersi a dieta se si è molto stressati dal lavoro.
Seguire una dieta significa anche dedicare del tempo alla scelta e alla preparazione dei cibi, quindi andrebbe evitata nei periodi in cui siamo super impegnate col lavoro. Anche perché, tra pause pranzo al bar ed orari dei pasti disordinati, è facile ‘sgarrare’.
Eliminare totalmente alcuni cibi.
Quando ci si mette a dieta, si pensa di dover sacrificare carboidrati e grassi, che invece sono importanti perché, oltre a darci energia, partecipano a diverse reazioni chimiche nel nostro organismo. Le diete iperporoteiche, tipo la dieta Dukan
, funzionano in termini di riduzione del peso, ma non in termini di salute dell’organismo, che ha bisogno di tutte le categorie di alimenti.
Meglio diminuire le porzioni, mantenendo però la varietà.
Sostituire i dolci con i dolcificanti sintetici.
I dolcificanti artificiali non soddisfano la voglia di zucchero a livello cerebrale e, lungi dal gratificarci, fanno aumentare il desiderio di dolce. Meglio un biscottino (uno solo però!) a fine pasto con un caffè amaro. Allo stesso modo, non bisogna privarsi, ogni tanto, di piccole gratificazioni, che ci permettono di sopportare meglio il sacrificio della dieta.
Ridurre solo i cibi solidi.
Anche i liquidi possono farci ingrassare: l’alcol contenuto in un bicchiere di vino o di birra ad esempio contiene calorie, così come lo zucchero di cui possono esser ricchi i succhi di frutta o, ancor di più, le bibite gassate. Meglio starne alla larga!
Saltare i pasti.
Molti sono convinti che aiuti a dimagrire più in fretta, invece si è visto che saltare i pasti, soprattutto la prima colazione, favorisce l’accumulo di peso. Questo perché nel nostro corpo si attuano meccanismi di compenso che obbediscono a leggi precise: se riduciamo troppo l’apporto di cibo o allunghiamo troppo i tempi tra un pasto e l’altro, l’organismo entra ‘in modalità risparmio’, cioè percepisce che è un periodo duro e cerca di accumulare tutto quel che può.
Esagerare con l’esercizio fisico.
Lo sport è importante perché ci fa stare bene e dà salute all’organismo, ma quando ci si mette a dieta è sbagliato intensificare l’attività fisica, perché si rischia di mandare in sofferenza il fisico che, pur di ottenere l’energia necessaria, arriva anche a bruciare tessuto muscolare. Con un doppio svantaggio: bruciare tessuto muscolare non è sano per l’organismo, in più, quando si smette la dieta, si recuperano più facilmente chili sotto forma di grasso anziché di massa muscolare.
L’esercizio fisico migliore? Una sana camminata di 40 minuti al giorno.