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Moda mini-me, perché vestirsi coordinati favorisce l'attaccamento

di Elena Cioppi - 01.02.2021 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Moda mini-me e attaccamento, come fanno gli outfit coordinati di tendenza oggi a favorire l'attaccamento tra mamma, papà e figli?

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Moda mini-me e attaccamento, perché vestirsi coordinati aiuta

Quando si diventa genitori, forse una delle più grandi soddisfazioni è vestire i bambini, cercare abbigliamento adatto alla loro età e magari, perché no, anche abbinarlo a quello dei genitori e dei fratelli maggiori. Questa tendenza si chiama moda mini-me, collezioni moda di brand per adulti che creano l'equivalente dei capi per mamma e papà anche in versione baby. Il contraltare che fa impazzire le famiglie si chiama moda Maxi You: quando, al contrario, sono i brand da bambini che producono un capo anche in taglia adatta ai genitori. Coordinare i look non è una cosa così articolata da organizzare: l'offerta sul mercato è variegata. Se il bambino vuole già scegliere i vestiti, sarà ancora più bello coinvolgerlo in questo processo che porterà poi all'uniformità di abbigliamento. Ma non solo: la moda mini-me e attaccamento tra familiari sono strettamente collegati. Se tenuti in equilibrio e soprattutto se consentono al bambino di mantenere individualità, creatività e i suoi gusti, gli outfit coordinati possono essere un buon modo per avvicinarsi all'altro. Ma senza strafare: anche in questa tendenza molto amata per vestire i bambini come i grandi ci sono retroscena da considerare. Ecco quali sono.

Look mini-me: abbigliamento coordinato di famiglia

A Natale la moda mini-me impazza, soprattutto quando si tratta di maglioni a tema che piacciono sempre alle famiglie e che si trovano, in formato coordinato, in tutte le taglie. Ma la moda mini-me o maxi-you (a seconda del segmento di marketing in cui ci troviamo) ha grande successo da diversi anni in tutte le stagioni. Sono state soprattutto le celebrities con bambini a lanciare la moda: in America si dice "matchy-matchy" quando un outfit comunica con un altro in base a un codice colore o di fantasie ben precise. Oppure si parla di stile "twinning", quando un capo imita in tutto e per tutto - come quando si tende a vestire i gemelli uguali - quello di un altro.

Beyoncé, Kim Kardashian e tante altre star si sono vestite spesso uguali alle loro figlie, stimolando nelle loro fan il desiderio di fare altrettanto. E infatti la moda mini-me è nata in principio per i look mamma-figlia tutti al femminile, ma poi negli anni si è allargata a tutti i membri della famiglia. 

Non è solo una questione di griffe o di vestiti eleganti: la moda mini-me tocca tutto l'universo dell'abbigliamento, dall'homewear ai pigiami, passando per l'intimo e gli accessori. I costi sono molto contenuti a seconda del brand, l'offerta è molto variegata e così le fantasie, i tessuti e i modelli. Di solito si tende a mettere sul mercato capi che possono stare bene a bambini di 6 anni così come a donne di 40, senza che uno o l'altra si sentano a disagio in panni che non riconoscono.

Moda mini-me, quando fa bene

Su Instagram e in generale sul web la moda mini-me impazza: non sempre però l'effetto coordinato a tutti i costi convince. Questo perché è vero, vestirsi uguali può favorire l'attaccamento tra familiari, se ci sono bambine che vogliono assomigliare alla mamma o se vedere il papà con un maglione simile al proprio lo fa sentire più vicino. In questo senso persino la psicologia si è pronunciata sul tema, come in queste ricerche che compaiono sul Wall Street Journal che ha analizzato l'argomento anche da un punto di vista economico: vestirsi uguali fa riconoscere l'altro come simile a sé quindi può essere rilevante per il bambino vedere i suoi genitori che si avvicinano a lui, giocando e scherzando con abbigliamento che ricorda quello che vede nel suo armadio. Se questa passione è circoscritta, ben venga: tutti gli esperti si raccomandano però di non esagerare e di controllare sempre che sia ciò che il bambino vuole, nell'ottica di preservare la sua individualità.

Moda mini-me, quando è meglio limitarsi

Parlare di attaccamento genitori-figli significa, per forza di cose, parlare anche della forza dell'esempio. I bambini traggono molta ispirazione dalla figura materna e da quella paterna, e spesso si modellano su di loro per piacergli. Sono i genitori che devono educarli all'autonomia e all'indipendenza, senza cerca di proiettare su di loro sogni e aspettative personali. Troppa famiglia fa male: bisogna sempre mantenere un equilibrio e vestirsi uguali in ogni occasione può far perdere di vista i bisogni del singolo. La moda mini-me è perfetta durante un'occasione speciale, magari quando si organizza un servizio fotografico di famiglia per immortalare un periodo importante di quel nucleo familiare. Ma non è più sano se:

  • il bambino si sente stretto nei panni che i genitori scelgono per lui
  • il bambino mostra imbarazzo a vedersi vestito come la mamma e il papà
  • il bambino ha gusti totalmente diversi da quelli materni o paterni e vuole esprimerli
  • fa capricci quando arriva il momento di vestirsi

Sono segnali che per il piccolo il gioco è finito, che da quello della moda coordinata non trae più il sano divertimento per cui è nata, che vuole esprimere i suoi gusti con abiti indossati solo da lui. Saranno i genitori a dover fare un passo indietro e a riconsiderare non solo il suo guardaroba, ma anche l'approccio nei confronti di questa abitudine che è diventata così impattante sulla psiche del piccolo.

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