Il politico Nichi Vendola ha concesso per la prima volta un'intervista dopo la paternità al quotidiano La Repubblica in edicola oggi. Vendola e il suo compagno Ed pochi mesi fa hanno scelto di portare a termine le pratiche per la maternità surrogata e sono diventati genitori del piccolo Tobia.
I tre attualmente vivono a Montréal (Canada), nella zona settentrionale della città. Vendola ha confidato che mai, quando era ragazzo a Terlizzi (Bari), avrebbe potuto immaginare di avere un giorno un marito canadese e un figlio americano. Tobia è nato a Sacramento (California) e l'atto di nascita è stato scritto all'anagrafe californiana, dove la legge "consente di scrivere quello che vuoi", ha detto Nichi.
Ed ha 38 anni, Nichi 58 e il piccolo Tobia ha tre mesi e mezzo. La coppia chiama zia la "donatrice". Il politico ha raccontato qualcosa della sua esperienza con la maternità surrogata: ha affermato che la donatrice è una bella ragazza di 26 anni americana, che ha già una figlia, mentre la gestante si chiama Thelma e ha tre bimbi. Il parto è stato naturale e veloce.
A proposito della maternità surrogata, Vendola ha detto che "è praticata soprattutto dalle coppie eterosessuali ed è probabile che tra una ventina di anni, come prevede Umberto Veronesi, sarà molto diffusa e anche in Italia si riderà di queste resistenze".
Nichi ed Ed hanno raccontato di fare sempre il bagno a Tobia insieme, di cambiarlo insieme, di pulirlo insieme, di dargli la poppata insieme. Vendola ha affermato anche che il piccolo ha gli occhi azzurri, sorride sempre e piange poco. "Io credo che quando piange c'è sempre una ragione e mi sforzo di capire qual è finché i suoi occhi toni non si posano, acquietati, su di me", queste le sue parole.
Il padre biologico del bimbo è Ed e il cognome è Testa, non Vendola.
Questo perché così il bimbo è più tutelato: si chiama infatti Tobia Antonio Testa. Nichi Vendola è invece per adesso il tutore, chiederà in seguito l'adozione di Tobia, figlio del compagno. La coppia sta aspettando proprio in questi giorni una sentenza in Cassazione.
Infine, alla domanda "Lo porterai in Italia?", Vendola ha risposto: "Sì, verremo prima della fine del mese. Ma non permetterò che il mondo gli diventi ostile appena tenterà di entrarvi". Intanto la famiglia vive a Montréal.
Fonte: Repubblica
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