Congedo di paternità obbligatorio
Notizia rivolta a tutti i futuri papà. Dal 13 agosto 2022 è entrato in vigore il congedo paternità obbligatorio. Che cosa significa? Che per i lavoratori dipendanti, del settore pubblico o del settore privato, sono previsti per legge 10 giorni di congedo obbligatori pagati al 100% alla nascita o all'adozione del proprio bambino. Come si legge sul portale dell'Inps, il congedo obbligatorio di 10 giorni (disciplinato dall'articolo 27-bis del Testo Unico maternità/paternità, decreto legislativo 151/2001) è "finalizzato a una più equa ripartizione delle responsabilità di assistenza tra uomini e donne e a un'instaurazione precoce del legame tra padre e figlio". Le disposizioni si applicano agli eventi parto, adozione o affidamento avvenuti dal 13 agosto 2022, giorno di entrata in vigore del decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105.
Quando si può usufruire del congedo
Il padre lavoratore può usufruire dei dieci giorni di congedo in maniera continuavia o frazionata a giorni (ma non frazionata a ore) da due mesi prima la data presunta del parto fino ai cinque mesi successivi alla nascita (o dall'ingresso in famiglia/Italia in caso di adozioni nazionali/internazionali oppure dall'affidamento o dal collocamento temporaneo). Si può utilizzare il permesso anche in concomitanza del congedo di maternità della madre lavoratrice o in caso di morte perinatale del figlio.
In caso di parto gemellare, la durata del congedo è di 20 giorni lavorativi.
Quanto viene pagato il congedo?
Viene riconosciuta un'indennità giornaliera pari al 100% della retribuzione. Vengono computate e indennizzate solo le giornate lavorative.
Il trattamento economico e normativo è determinato ai sensi dell'articolo 22, commi 2-7, e dell'articolo 23 del Testo Unico. Il trattamento previdenziale è quello previsto dall'articolo 25 del Testo Unico.
A che è rivolto il congedo
Il congedo è rivolto ai padri lavoratori dipendenti, privati e pubblici, alla nascita del bambino ma anche in caso di adozione e affidamento.
Non è invece previsto per lavoratori autonomi e quelli iscritti alla Gestione Separata.
Quando e come fare la domanda
Quando fare la domanda?
Come scritto sul portale Inps, il futuro padre o padre dipendente deve comunicare in forma scritta al datore di lavoro i giorni in cui intende fruire del congedo, "con un anticipo non minore di cinque giorni, ove possibile in relazione all'evento nascita, sulla base della data presunta del parto, fatte salve le condizioni di miglior favore previste dalla contrattazione collettiva".
Come si fa la domanda?
- Nei casi di pagamento a conguaglio il padre lavoratore dipendente del settore privato deve comunicare in forma scritta al datore di lavoro i giorni di congedo di paternità obbligatorio. Al posto della comunicazione scritta è possibile utilizzare il sistema informativo aziendale per la richiesta e la gestione delle assenze.
- Nei casi di pagamento diretto da parte di INPS, la domanda si presenta online all'Istituto attraverso il servizio dedicato. In alternativa, si può fare la domanda tramite Contact center (al numero 803 164 oppure 06 164 164) o tramite enti di patronato e intermediari dell'Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
I lavoratori dipendenti di pubbliche amministrazioni presentano sempre la domanda alla propria amministrazione datrice di lavoro.
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