Quand'era piccolo, suo padre non era un uomo di successo: era povero, non aveva né potere né rispetto, non era come il papà dei suoi amici. Insomma: era un fallito. Quando gli dava la paghetta, gli diceva che "la misura della ricchezza non è ciò che si ha, ma ciò che si dà". E quindi riprendeva la paghetta e la metteva in un salvadanaio.
Diventato grande, il figlio evita ogni contatto con quel padre che non gli ha dato nulla se non delusioni.(Leggi anche Voglio solo il mio papà)
Finché, alla morte del genitore, trova molte lettere che lo ringraziano per il denaro che, negli anni, ha versato a un istituto per la cura dei ragazzi disabili. È lì che, chiedendo spiegazioni, scopre quale fosse il senso dell'insegnamento paterno.
È la trama di "Gift", corto del regista Daniel Yam, di Singapore, che è già diventato un cult su internet in occasione della festa del papà: il video che ha commosso il web reinterpreta il tema della difficoltà di comunicazione tra padri e figli unendolo a una tematica sociale.
Il "regalo" che il padre fa al figlio è, insomma, la consapevolezza (anche se tardiva) di ciò che è davvero importante nella vita. (Guarda anche I 7 passi per diventare un papà felice)
Il video "Gift"
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