Home Famiglia Papà

Il battesimo del bambino secondo il papà

di Nostrofiglio Redazione - 04.08.2011 - Scrivici

papa-figlio.180x120
"La giornata del battesimo è una giornata micidiale! Il punto è semplice e importante: introdurre tuo figlio nella comunità cristiana. In realtà a questo si aggiungono mille altre cose molto meno importanti ma molto più “urgenti” ..." I consigli di un papà in erba (il piccolo Leonardo ha sette mesi) che condivide la straordinaria avventura della paternità.

Nessuno te lo dice prima, tutti te lo dicono dopo: la giornata del battesimo è una giornata micidiale! Il punto è semplice e importante: introdurre tuo figlio nella comunità cristiana. Una breve catechesi, una semplice cerimonia e l’impegno ad educare tuo figlio secondo un ben preciso codice morale. In realtà a questo si aggiungono mille altre cose molto meno importanti ma molto più “urgenti” e ben presto si è trascinati in un tourbillon fatto di decine e decine di parenti, regali, vestitini, feste e ricevimenti che ridurranno voi ed il vostro bambino ad un mucchio di straccetti…

Intanto il bimbo sente che il clima generale di casa è cambiato: la mamma è un po’ più agitata perché sta preparando tutto, le nonne sono più presenti perché stanno aiutando, un po’ di confusione in casa, il vestitino da provare e solitamente la funzione è fissata esattamente quando il vostro piccolo è abituato a mangiare o a dormire.

La funzione in chiesa è semplice e solitamente molto bella, ma i bimbi si agitano vicendevolmente e di solito se uno parte a piangere dopo poco… piangono tutti. Leonardo si è esibito in un bel urlo a squarciagola proprio a metà funzione e senza nessun motivo, cessando subito dopo ma facendo sudare a me e a sua madre sette camicie... in un secondo. La cosa si è ripetuta poi con più forza (ci sembrava impossibile!) durante l’immersione alla fonte battesimale.

La festa poi in casa è un grande stress per il piccolo, che di colpo si trova a “gestire” quella che per lui è una grande folla di persone vocianti… Troppe cose nuove, troppe luci e colori, troppe sensazioni nuove da digerire in un giorno solo. Il risultato è che tutti noi ci abbiamo messo due giorni a riprenderci e anche Leonardo che solitamente di notte dorme come un ghiro, si è ripetutamente svegliato.

Quindi: vi ho avvistato!

Presa di possesso

D’improvviso nostro figlio comincia a controllare davvero il proprio corpo. Fino a ieri stava dove lo mettevi e dopo una mezz’oretta piagnucolava per essere spostato. Da oggi si gira dalla schiena sulla pancia, si bilancia con le braccine, si mette su un fianco e sgambettando riesce a girarsi anche di 180°.

La pediatra ci dice che questi sono movimenti importanti per acquisire dimestichezza con i propri arti ed è un esercizio fondamentale per raggiungere l’andatura eretta. Allora ci siamo inventati un giochino divertente: quando lo mettiamo sul tappetone a giocare posizioniamo pupazzetti e sonaglietti appena fuori dalla portata delle sue mani. Quindi lo aiutiamo a raggiungere il giochino che ha scelto. Devo dire che in pochi giorni i cambiamenti sono stati entusiasmanti: Leonardo si gira, si allunga a dismisura e se non arriva al giochino scelto comincia a sgambettare e a dimenarsi con gambe e braccia finchè non ci arriva. E la nonna sorride pensando ai casini che combinerà appena comincierà a gattonare

Ma i bimbi non soffrono il mal di mare?

Se facessero a me quello che io faccio a mio figlio starei molto male: dondolii, scuotimenti vari quando è in braccio, volare alto fra le braccia di papà, trottle trottle sulle ginocchia… Io vomiterei ogni cinque minuti! Per fortuna nei bimbi piccoli l’equilibrio non è ancora completamente sviluppato quindi anche se sottoposti ad accelerazioni e stop un po’ bruschi, non ne risentono. Anzi. Per sentire qualcosa devono essere scotolati un po’ di più rispetto agli adulti e avrete notato anche voi che i bimbi si tranquillizzano più velocemente quando sono in movimento piuttosto che nella tranquillità più totale.

Il prossimo mese

Chi è l'autore del blog

Alessandro Casnedi fa il webmaster, è appassionato di moto da quando aveva dieci anni, di barche a motore e di ... dolci. Che però mangia solo in ufficio perché la dolce metà lo tiene a stecchetto (sssssshhh non fate la spia).

La sua frase più ricorrente: “Da quando c'è Leonardo, niente è più come prima.” Il piccolo (nato il 23 dicembre 2010) gli ha regalato un sorriso perenne stampato sulle labbra, qualche ora di sonno in meno la notte, ma svariati decibel di tolleranza in più per i colleghi più casinisti!

Crea la tua lista nascita

lasciandoti ispirare dalle nostre proposte o compila la tua lista fai da te

crea adesso

TI POTREBBE INTERESSARE

ultimi articoli