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6 consigli per proteggere tuo figlio dagli hacker

di Alice Dutto - 07.09.2018 - Scrivici

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Fonte: Alamy
Dalla culla all’adolescenza, i bambini di oggi sono perennemente “connessi” e quindi sempre più esposti a cyber-attacchi di malintenzionati. I consigli dell'esperto per evitare brutte esperienze

In questo articolo

Fin da quando sono molto piccoli i bambini sono a contatto con i dispositivi elettronici perennemente “connessi” e quindi sono sempre più esposti a cyber-attacchi di malintenzionati che mirano a sottrarre dati o a realizzare furti d’identità mettendo in pericolo internauti ancora ingenui e inesperti.

Per questo i genitori devono stare attenti e aiutarli con alcune misure di sicurezza che possono proteggerli dai pericoli del web.

A consigliare i comportamenti da adottare è Hassan Metwalley, il fondatore di Ermes Cyber Security, startup nata come spin-off del Politecnico di Torino che, incubata presso I3P, ha sviluppato Ermes Internet Shield, una piattaforma brevettata in grado di proteggere ogni dispositivo aziendale dalle minacce informatiche provenienti dal web. (Leggi anche come proteggere i bambini su internet).

PROTEGGERSI DAI CYBER-ATTACCHI

spiegargli i rischi in cui possono incappare


1. Baby monitor di qualità

Partiamo dall’infanzia. «Sui baby monitor “smart” non è il caso di risparmiare: questi dispositivi sono connessi alla rete e quando si comprano modelli troppo economici è più facile che presentino falle di programmazione del software e che quindi siano più facilmente penetrabili dagli hacker». Attenzione anche alle credenziali di default utilizzate da questi dispositivi di sorveglianza: «vanno cambiate subito dopo il primo accesso, altrimenti chiunque potrebbe facilmente accedervi».

2. Create password complesse

Scegliere bene le password, per i baby monitor, per i videogiochi connessi a internet ma anche e soprattutto per il Wi-Fi di casa, che deve essere mantenuto sempre “chiuso” e protetto. «La password deve essere complessa, prevedere ad esempio dagli 8 ai 10 caratteri, con lettere maiuscole e minuscole, numeri e caratteri speciali».

3. Occhio a dove vi connettete

Fate attenzione alle reti Wi-Fi: «connettendosi tramite hotspot wireless pubblici il rischio di essere subire attacchi hacker è più alto e si moltiplica la possibilità che qualche malintenzionato possa sottrarre dei dati al dispositivo vostro o dei vostri figli o infettarlo con un virus».

4. Installate il parental control su smartphone e computer

Per quanto riguarda smartphone e computer che vengono utilizzati anche dai propri figli, il consiglio per i genitori è quello di installare delle app che fungano da “parental control” e che limitino alcune funzioni o l’accesso a determinati siti.



«Si tratta di una misura importante perché in questo modo i ragazzi non possono installare autonomamente applicazioni che potrebbero essere pericolose né visitare siti di dubbia origine attraverso i quali è più facile che gli hacker veicolino malware e virus».

Tra i migliori software disponibili l'esperto cita:

  • Kaspersky Safe Kids che aiuta i genitori a gestire e monitorare l'utilizzo dei dispositivi dei propri figli e ad impostare l'accesso ad internet.

  • Norton Family, software di protezione minori per iPhone, Android e Windows che consente di supervisionare l’uso del dispositivo da parte dei figli, sapere cosa cercano online, vedere quali app hanno scaricato e bloccarle o autorizzarle, impostare limiti di tempo di utilizzo e sapere dove si trovano i figli con i servizi di localizzazione.

5. Nel dubbio non cliccate

Una delle tante trappole architettate dagli hacker è il “phishing”, ossia comunicazioni dirette e personalizzate che nascondono però all’interno link malevoli o sistemi per sottrarre dati e password. «Spiegate a vostro figlio di fare attenzione alle mail che riceve: spesso dietro a messaggi di enti o noti provider si nascondono invece gli hacker, che attraverso l’uso malevolo dei Web Tracker tracciano le abitudini degli utenti. Per questo è importante verificare sempre l’indirizzo mail da cui si riceve la comunicazione e, se non si è convinti, non cliccare per alcun motivo sui link proposti».

6. Attenzione al social phishing

I social network, ampiamente frequentati anche e soprattutto dai più giovani, sono una miniera di dati personali e di occasioni per gli hacker: «ogni giorno gli account dei nostri amici vengono violati a loro insaputa e diventano essi stessi veicolo di “infezione”. È importante quindi spiegare ai figli di non cliccare o diffondere link dubbi, catene o richieste di aiuto, magari scritte in un italiano vacillante. A maggior ragione, spiegate loro di non accettare richieste di amicizia da parte di contatti sconosciuti o dal profilo dubbio».

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