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Terapia di coppia: cos’è, come funziona e a cosa serve

di Giorgio Crico - 22.03.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Cos’è, come funziona e a cosa serve la terapia di coppia. Un percorso psicologico e psicoterapico che serve a far star bene le persone all’interno della relazione amorosa

In questo articolo

Terapia di coppia: cos’è, come funziona e a cosa serve

Cos'è la terapia di coppia? Quando può servire? E soprattutto, è vero che serve soprattutto a rimanere insieme? Nonostante sia molto conosciuta perché sempre più persone vi ricorrono, specialmente quando la propria coppia è a serio rischio di rottura o chi si accorge di vivere una relazione non sana, in realtà chi non l'ha sperimentata spesso non sa precisamente di cosa si tratti. Per rispondere a queste domande e dissipare tanti dubbi che può avere chi non ha ben presente questa realtà, ci è venuta in aiuto Manuela Genchi, psicologa e psicoterapeuta, cofondatrice di HelpingMama.it. Che ci ha raccontato anche che tra le cause prossime della decisione di una coppia di andare in terapia, ci può essere il grande cambiamento all'interno della propria vita che deriva dalla nascita di un figlio.

Cos’è e come funziona la terapia di coppia

Dottoressa Genchi, che cos'è la terapia di coppia?

"Si tratta di un percorso che dovrebbe condurre la coppia a stare meglio (o meglio, un percorso che conduca gli individui all'interno della coppia a star meglio). È un iter complesso, che deve tener conto della coppia, certamente, ma anche della sua stessa natura, in quanto formata da due individui e avere sempre presente i due piani distinti: l'individualità e l'essere insieme, con entrambi questi aspetti coinvolti all'interno di un cammino di crescita. Inoltre, spesso si sa dove si inizia e non dove si arriva. Il punto di arrivo può essere inatteso: se qualcuno ha delle aspettative sull'esito della terapia, deve sapere che questo non è per forza il rimanere insieme con il proprio partner".

"Naturalmente, il primo obiettivo è capire se la coppia può essere salvata e può imparare a star meglio insieme. Ma è possibile che i due partner in corso d'opera realizzino che sia necessario cambiare traguardo.

Lo scopo primario della terapia è lavorare perché si possa star bene uniti: le persone all'interno di una relazione a due devono avere in mente di aver fatto tutto quello che potevano per salvare il loro rapporto".

Come si svolge una seduta di terapia di coppia?

"Prima di tutto bisogna tenere presente che in psicoterapia esistono molti orientamenti e molte scuole: io sono di orientamento sistemico-relazionale e faccio terapia di coppia, terapia di famiglia e terapia individuale. Nella mia prassi, si fanno due o tre sedute iniziali esplorative per capire se serve un percorso, quali sono i problemi e le difficoltà e le tempistiche a grandi linee: su questa base si fa una vera e propria proposta terapeutica. Si tratta di un iter che bisognerebbe percorrere sempre a prescindere dal tipo di terapia che si vuole intraprendere: prima che il terapeuta dica cosa bisogna fare, deve capire chi si ha di fronte e quali sono i problemi in gioco".

I passaggi per definire un iter ad hoc. "La terapia comincia con l'esplorazione delle problematiche, le aspettative delle persone e la loro storia, anche quella individuale, ovviamente, perché la coppia è l'incontro di due persone che hanno il loro bagaglio con sé e che, nel bene o nel male, viene riportato all'interno del loro stare insieme. È importante che il terapeuta raccolga quante più informazioni possibili per poi attuare un lavoro ad hoc: bisogna individuare i termini di un problema per capire poi come risolverlo. Molto spesso le persone portano durante le sedute una questione specifica ma poi emergono altre criticità: qui sta l'importanza del clinico, nell'accogliere le difficoltà che i pazienti portano ma anche nel notare ciò che magari non è evidente per gli stessi pazienti. A volte, emergono problematiche che i pazienti non si sono mai nemmeno accorti di avere".

Terapia di coppia: quando serve e perché serve

Quali sono i problemi più comuni di una coppia?

"Molto spesso le coppie arrivano in terapia per degli eventi scatenanti, per un problema oggettivo. Per esempio tantissime arrivano dopo un tradimento, che è chiaramente un evento devastante, molto dirompente per l'equilibrio di una coppia. Oppure, ancora, la situazione del menage cambia in seguito a dei mutamenti rilevanti di uno dei due individui, per esempio un'accelerazione di uno solo dei due nella propria storia di sviluppo (una crescita professionale vertiginosa o repentina, oppure un cambiamento nella visione dei valori che hanno portato i due partner a stare insieme, come la volontà di allargare la famiglia). In sostanza, parliamo di problemi contingenti che portano i due partner a non avere più una visione comune, più che il cliché della mancanza di comunicazione".

Differenti linguaggi di coppia. "Spesso c'è alla base la richiesta di migliorare la comunicazione di coppia. Il punto che è essenziale comprendere è che ogni individuo ha un proprio linguaggio e un proprio modo di vedere e categorizzare il mondo che, spesso, per il proprio partner magari a volte può risultare incomprensibile".

"Del resto, può capitare che non si capisca come ragioni e comunichi una persona. Bisogna considerare che il modo in cui pensa e recepisce il mondo un essere umano è come esprimersi in una lingua in particolare: entrare in contatto in maniera intima con una persona non significa essere automaticamente in grado di parlarne la lingua alla perfezione. Il modo altrui di pensare, ragionare e agire può risultare non chiaro perché differente dal proprio: questa incomprensione può essere causa di difficoltà. Il problema non è il volume della comunicazione ma riuscire a tradurre in un modo accessibile all'altro i propri desideri, sentimenti e percezioni".

Quando è utile (o più utile) la terapia di coppia?

"Se le persone potessero leggersi dentro sarebbe utile iniziare la terapia quando la coppia è in affanno. Ci sono degli indicatori che segnalano una sofferenza all'interno della relazione: per esempio, quando mancano gli aspetti di progettualità o c'è una stasi. Parliamo di progettualità non per forza a lungo termine, anche semplicemente decidere la meta delle vacanze! Questo, di solito, è un campanello d'allarme".

"Spesso le persone vanno in terapia quando ormai i livelli di conflitto sono così alti che è molto difficile parlare e si fa fatica a dialogare: il terapeuta a volte si trova a dirigere il traffico. Se si riuscisse a non arrivare a quegli estremi in cui si deve gestire un equilibrio precario a un passo dalla rottura definitiva, sarebbe meglio. Ma nella prassi, quel che succede e che porta alla terapia è l'evento dirompente, l'aumento delle liti, la mancanza di rapporti sessuali, i silenzi prolungati, un'alta conflittualità o un tradimento".

Intervenire tempestivamente. "In realtà, sarebbe preferibile riuscire a cogliere i primi segnali di malessere e intervenire tempestivamente. La terapia di coppia, inoltre, non è qualcosa a cui si può ricorrere come si fa con le visite di controllo dal medico. E poi non esiste la terapia preventiva: non è uno strumento che possa dare risposte definitive a domande sulla complementarietà dei partner o rilasciare una sorta di certificato di idoneità alle persone prossime al matrimonio che vi ricorrono per cercare conferme. Esiste una terapia che interviene ai primi segnali di malessere, questo sì".

Terapia di coppia come aiuto a lasciarsi bene

La terapia di coppia è un aiuto anche per capire se è il caso di lasciarsi?

"La terapia di coppia ha come primo obiettivo far star bene le persone coinvolte e ne consegue che questo significa anche farle star bene insieme. Ma se trovo due persone che non riescono più a essere serene insieme, occorre cambiare obiettivo e aiutarli a separarsi bene.

Questo si vede nel percorso, naturalmente. Per fare un esempio concreto se la progettualità si ferma, è segno di una difficoltà, non dà la certezza che una coppia non può avere futuro: se però durante la terapia non riusciamo a riattivare la progettualità o la voglia di star bene insieme, allora la stasi progettuale non è un sintomo di qualcosa che non va bene ma il sintomo di qualcosa che è finito".

Il disallineamento e le ricadute sui figli. "L'aspetto difficoltoso è che spesso le persone non sono allineate: di solito, uno è più incline all'idea di porre fine alla relazione mentre l'altro meno. Altra cosa sull'importanza di separarsi: bisogna sempre far caso ai terzi coinvolti, di solito i figli. Pensare che c'è anche il benessere di qualcun altro di cui tener conto, perché se i partner stanno malissimo e vivono male la loro relazione, rischiano seriamente di dare un'idea distorta della coppia ai propri bambini.I casi sono veramente molto variegati ma sicuramente, dopo aver fatto di tutto, bisogna aiutare le persone a lasciarsi bene, il che non è affatto semplice".

Il costo della terapia di coppia

Quali possono essere i prezzi della terapia di coppia?

"Dipende dal terapeuta. Esiste un tariffario ma è essenzialmente una traccia: se lo si consulta, suggerisce un prezzo tra i cinquanta e i duecento euro. Dipende anche dal tempo: per me, una seduta dura un'ora e mezza, per esempio. Poi, chiaramente, esiste anche un mercato di riferimento, entro il quale valutare anche dove si va: in una città più cara, costerà tendenzialmente di più. Quando si parla di coppia, l'importante è affidarsi a uno psicoterapeuta e consultare gli albi professionali, per controllare che il terapeuta sia tanto psicologo quanto appunto psicoterapeuta: la cosa fondamentale è controllare e verificare sempre perché su questioni così delicate bisogna sempre affidarsi a dei clinici.

E per le coppie meno abbienti, invece, esistono modi per poter approfittare gratuitamente della terapia?

"Certo, sempre tenendo presente che ci sono le liste d'attesa mentre se si va nel privato, le possibilità sono maggiori. Ma, comunque, esistono diverse realtà di supporto: conosco la realtà milanese e lombarda, soprattutto, e ci sono i consultori familiari, molto legati al territorio e alla propria zona, che spesso offrono anche la terapia di coppia. Ci sono anche ospedali e centri specializzati che offrono questo servizio anche a prezzi calmierati".

L'intervistata

Manuela Genchi è psicologa e psicoterapeuta secondo l'orientamento sistemico-relazionale, effettua terapie individuali, di coppia e familiari ed ed esercita la sua professione prevalentemente a Milano. È cofondatrice di Helpingmama.it, un network di psicoterapeute professioniste che si occupano a 360° del benessere della famiglia.

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