Congedi parentali possibili fino agli otto anni di età del bambino. In più, concessi anche su base oraria e non solo per periodi. Un arricchimento del quadro normativo sui congedi parentali che consente un utilizzo più flessibile dei permessi lavorativi.
Come funziona il congedo parentale a ore
A partire dal 1° gennaio 2013 è possibile fruire di congedi parentali a ore secondo disposizioni che verranno decise dai vari contratti collettivi nazionali, che ne dovranno individuare criteri e modalità. Questi congedi spettano a ciascun genitore lavoratore, nei primi otto anni di vita del bambino, fino a un periodo massimo di sei mesi di astensione (frazionato o continuativo).
L'astensione totale di entrambi i genitori non può superare i dieci mesi.
Ogni lavoratore dovrà obbligatoriamente indicare al proprio datore di lavoro (almeno 15 giorni prima) l’arco temporale durante il quale intende beneficiare del congedo.
I vantaggi del congedo a ore:
consentire una più equa redistribuzione del reddito, ammortizzando in modo più equilibrato la ridotta retribuzione riconosciuta durante il congedo parentale (pari al 30% dello stipendio)
distribuire in modo più equilibrato il periodo di congedo parentale spettante
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