IL BAMBINO E’ NATO
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Il latte della mamma, unico e inimitabile … Nei primi sei mesi di vita non serve altro, come raccomanda l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità). “Prima di cedere alle difficoltà iniziali e di passare al latte artificiale – suggerisce la giornalista – meglio rivolgersi alla Lega del latte o ai gruppi di auto-aiuto”.
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… e si risparmia anche sugli accessori. Allattando al seno non servono diversi accessori: biberon, ciuccio, contenitore porta ciuccio, sterilizzatore, portabiberon, scaldabiberon.
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Pulizia del seno e ragadi. Dopo la poppata “non è necessario lavare il seno con acqua e sapone, né solamente con acqua. Si lava già abbastanza quando ci si fa la doccia,” dice Carlos Gonzalez, pediatra noto in tutto il mondo per diversi libri sulla crescita dei bambini. L’uso di creme, topici e disinfettanti può addirittura infastidire il bebè perché il loro profumo interferisce con quello del latte. Per prevenire le ragadi e favorirne la guarigione invece, il rimedio migliore è lo stesso latte materno con cui massaggiare il capezzolo al termine della poppata.
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Latte artificiale, risparmiare si può. Per chi non può o non vuole allattare, “un consiglio pratico che potrebbe rivelarsi utile è quello di privilegiare l’acquisto del prodotto nei supermercati, dove il prezzo è quasi sempre inferiore rispetto alla farmacia e optare per confezioni più grandi e in proporzione più convenienti – dice Cozza -. Anche la scelta di marche meno ‘famose’ consente di risparmiare molto”.
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Pannolini, risparmiare si può. Una spesa che incide in modo determinante sul budget familiare. Che cosa si può fare? Chi non vuole rinunciare agli usa-e-getta può risparmiare privilegiando le confezioni famiglia, i pacchi doppi o acquistando marche meno note. Da sfruttare anche le offerte speciali: quando ci sono sconti conviene approfittarne a fare una piccola scorta. Un’ottima soluzione è rivolgersi a uno spaccio di pannolini. Cozza inoltre suggerisce di non posticipare troppo lo ‘spannolinamento’, tra i 18 e i 24 mesi ogni bambino, con i suoi tempi, è in grado di abituarsi al vasino.
Le mamme attente all’impatto ambientale dei pannolini potrebbero invece optare per gli usa e getta ecologici (realizzati in Mater-Bi o con amido di grano). Per chi è attenta all’ambiente ma anche al portafoglio invece l’alternativa potrebbe essere quella dei pannolini di stoffa, che tra l’altro dà meno problemi di irritazioni. Alcune amministrazioni pubbliche offrono incentivi o un set di prova. Vedi www.emilianet.it.
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Fasciatoio, dipende. Serve una nuova cassettiera in casa? Allora si può anche procedere all’acquisto. Altrimenti basta un asciugamano pulito da mettere sul letto, sul divano o sul tavolo. Sotto l’asciugamano basta sistemare una traversina impermeabile per evitare di bagnare se il bimbo fa la pipì. E la pattumiera dei pannolini? Out e poco ecologico.
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Sdraietta, solo se gli piace e per poco tempo. “La mamma può ritagliarsi qualche minuto per sé mettendo il bambino in un luogo sicuro – osserva Cozza – ma non solo non è indispensabile, rischia anche di rappresentare un ostacolo nella relazione madre-figlio. Ci sono studi molto interessanti che dimostrano che i bimbi che possono stare a contatto con la mamma piangono meno e non sembrano soffrire di coliche”. In ogni caso, al posto della sdraietta si può anche utilizzare la culla o la carrozzina. L’uso della sdraietta o del seggiolino dovrebbe essere comunque limitato perché i muscoli del collo e della schiena non lavorano, sostiene inoltre il pediatra Paolo Sarti.
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In giro con il bebè. Come salvarsi dal caro-passeggiata? La carrozzina ha vita breve, quindi si può chiedere a parenti o amici, in alternativa ci si può rivolgere al mercato dell’usato anche su Internet. Chi vuole proprio una carrozzina nuova, dovrebbe approfittare dei saldi, acquistare modelli superati che ogni tanto i negozi svendono o che hanno un piccolo difetto di fabbrica. Analoghi consigli valgono per il passeggino. Se si vuole proprio il passeggino nuovo occhio ai “mille optional che fanno lievitare i prezzi”.
Il cosiddetto trio invece è una scelta da considerare solo quando la famiglia ritiene di avere bisogno di tutti e tre gli accessori. Ma non ci sono solo le ruote per portare il bebè: ci sono genitori che usano fasce, zaini e marsupi, decisamente più economici e i bimbi ne traggono molti benefici per il benessere emotivo. Un accessorio su cui non si deve risparmiare (per ragioni di sicurezza): il seggiolino auto.
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