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12 gennaio 2011
Quando si tratta di salute del bambino, una mamma non pensa certo al portafogli. Tuttavia è sempre utile conoscere le agevolazioni in fatto di sanità per l'infanzia. Visite, esami, farmaci, Pronto soccorso si pagano? Non è così facile capirlo perché le informazioni, spesso, sono in “burocratese” e i siti ufficiali poco chiari. La legge dello Stato stabilisce chi deve pagare il ticket e chi ha diritto alle esenzioni ma ogni Regione può dire la sua attraverso la propria normativa. Per questo, abbiamo indagato lungo tutto lo Stivale per scoprire cosa offre la sanità ai più piccoli.
Il pediatra di base e la guardia medica turistica non si pagano
Per l'assistenza medica base, non ci sono dubbi: il referente è il pediatra di libera scelta (l'equivalente del medico di base) nel Comune di residenza, che non si paga.
In vacanza, invece, è possibile rivolgersi a costo zero alla guardia medica turistica (non è detto però che ci sia un pediatra) o direttamente al Pronto soccorso dell'ospedale più vicino.
Visite e analisi esenti da ticket per bimbi sotto i 6 anni
e reddito sotto i 36mila euro
Tutte le Regioni applicano la normativa nazionale (art.8, comma 16, legge n. 537/93 e successive modifiche) in base alla quale sono esenti da ticket le prestazioni specialistiche ambulatoriali (visite, analisi laboratorio, diagnostica strumentale, ecc.) a due condizioni:
che si tratti di cittadini di età inferiore a sei anni e
che appartengano a un nucleo familiare con un reddito complessivo non superiore a € 36.151,98 (codice E01).
Nel corso del 2011 entreranno gradualmente in vigore in tutte le Regioni le nuove modalità di verifica delle esenzioni per reddito (stabilite dal decreto ministeriale 11 dicembre 2009). Il codice dell'esenzione, anche per i bambini, dovrà apparire su ogni ricetta dopo il controllo da parte del medico tramite il portale sistema tessera sanitaria. Questo significa che non sarà più valida l'autocertificazione.
Le Regioni hanno il potere di emanare leggi proprie in materia di sanità e, di conseguenza, anche su ticket ed esenzioni. Che cosa significa? Per esempio il ticket sui farmaci non è previsto a livello nazionale, ma moltissime Regioni lo hanno introdotto, in genere 1 o 2 euro per ogni confezione, o hanno definito una quota fissa sulla ricetta (in alcuni casi, sono adottate entrambe le misure). Naturalmente, è anche possibile che la singola Regione si limiti ad accogliere una legge statale senza ulteriori provvedimenti supplementari.
Più esenzioni in Lombardia, Alto Adige, Valle d'Aosta
Lombardia I cittadini fino a 14 anni sono esenti da ticket per prestazioni specialistiche ambulatoriali, indipendentemente dal reddito.
Alto Adige E’ prevista l'esenzione completa per figli a carico fino a 14 anni, in presenza di un reddito familiare pari a 36.152 euro annui e la diminuzione del ticket al 50% per tutte le tariffe e riduzione del massimale annuo del 50% per tutti i figli a carico.
Totale esenzione anche per tutte le famiglie in stato di indigenza.
Valle d’Aosta E’ garantita l’esenzione dal pagamento del ticket per tre categorie di minori:
i portatori di handicap, i bambini appartenenti a nuclei familiari che evidenziano multiproblematicità e quelli segnalati e interessati da provvedimento da parte degli organi giudiziari.
In Campania invece un mini ticket in più per visite e analisi
La Regione Campania ha introdotto una ulteriore quota fissa sulla ricetta pari a 10 € per i non esenti e a 5 € per gli esenti (quindi anche i bambini). In questo modo, i non esenti pagano 10 € + il costo delle prestazioni fino a 36,15 € e gli esenti pagano 5 €.
Esenzioni particolari: malattie rare, croniche, ecc.
La legge nazionale garantisce l’esenzione dal ticket anche per prestazioni specialistiche ambulatoriali relative a:
malattie rare (http://www.salute.gov.it/esenzioniTicket/paginaInternaEsenzioniTicket.jsp?id=1015&lingua=italiano),
patologie croniche (http://www.salute.gov.it/esenzioniTicket/paginaInternaMenuEsenzioniTicket.jsp?id=1017&lingua=italiano&menu=croniche)
invalidità (http://www.salute.gov.it/esenzioniTicket/paginaInternaEsenzioniTicket.jsp?id=1014&lingua=italiano)
test HIV (http://www.salute.gov.it/esenzioniTicket/paginaInternaEsenzioniTicket.jsp?id=1018&lingua=italiano)
diagnosi precoce del tumore (http://www.salute.gov.it/esenzioniTicket/paginaInternaEsenzioniTicket.jsp?id=1013&lingua=italiano).
Se il bimbo non è ancora arrivato, ecco le esenzioni a cui si ha diritto in gravidanza (http://www.salute.gov.it/esenzioniTicket/paginaInternaEsenzioniTicket.jsp?id=1016&lingua=italiano)
Farmaci per bambini, esenti da ticket solo in alcune regioni
http://www.salute.gov.it/dettaglio/pdPrimoPiano.jsp?id=259&sub=3&lang=it
Per le altre Regioni invece le situazioni sono diverse. In Calabria, Lazio, Liguria non si paga il ticket sui farmaci di fascia A solo per i bimbi fino a 6 anni e con un reddito sotto i 36.151,98 €.
In Piemonte, non pagano il ticket tutti i cittadini che fanno parte di nuclei familiari fiscali con reddito complessivo inferiore a 36.151,68 euro, indipendentemente dall’età.
Nel Veneto, c'è una esenzione che non tiene conto dell'età per chi ha un reddito Isee inferiore ai 12.000 € che non deve versare nulla. In Abruzzo, è esente chi appartiene a nuclei familiari con reddito annuo fino a 10.000 €, incrementato di 750 € per ogni figlio a carico (fino a un massimo di 2.250 di elevazione).
Anche nel caso dei farmaci, la Lombardia ha un occhio di riguardo per i bambini: non pagano tutti i cittadini di età inferiore a 14 anni indipendentemente dal reddito.
Anche in Alto Adige sono tutti esenti fino a 14 anni ma se hanno un reddito inferiore a 36.151,68 euro.
Se per la specialistica, in linea di massima, le Regioni si attengono alla legge nazionale, nel caso dei farmaci la situazione è molto più “varia”. Per la legge dello Stato, tutti i medicinali essenziali (di fascia A) sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale e, quindi, gratuiti per il cittadino. In sostanza, non c'è nessuna quota fissa da pagare. Alcune Regioni hanno invece “messo” il ticket anche su questi farmaci in base a loro provvedimenti. Questo è possibile perché le Regioni hanno autonomia legislativa in fatto di sanità e, in base alla loro situazione finanziaria, possono introdurre ticket sulle spese sanitarie.
Pronto soccorso, non si paga ticket fino a 14 anni
La legge nazionale (296 del 27 dicembre 2006), applicata da tutte le Regioni, stabilisce che tutti i cittadini fino a 14 anni siano esenti dal pagamento del ticket, anche in caso di codice bianco (cioè visita non urgente).
In Basilicata sono andati oltre: non c'è il ticket per il Pronto Soccorso indipendentemente dall'età.
In Friuli Venezia Giulia, invece, le visite presso il Pronto soccorso in regime d’urgenza sono garantite senza costi aggiuntivi, mentre per quelle cosiddette differibili (codice bianco), il genitore è tenuto al versamento del ticket.
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