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Esonero contributivo per le neomamme dipendenti

di Luisa Perego - 27.09.2022 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Per il 2022 c'è un esonero contributivo per le neomamme dipendenti del settore privato, tornate al lavoro dopo il congedo obbligatorio di maternità

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Esonero contributivo per le neomamme dipendenti

Un esonero contributivo per le neomamme che tornano al lavoro dopo la maternità obbligatoria. La legge di bilancio 2022 ha previsto, solo per il 2022, un esonero pari al 50% dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato., L'esonero dura un anno e parte dalla data di rientro al lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità. Lo ha comunicato l'Inps con la circolare 19 settembre, n. 102.

Che cosa è e come funziona

Un esonero contributivo per le mamme lavoratrici dipendenti del settore privato e che tornano al lavoro dopo aver fruito del congedo obbligatorio di maternità. Un esonero introdotto in via sperimentale per il 2022 e che dura per 12 mesi.

La legge 30 dicembre 2021, n. 234 (di seguito, legge di Bilancio 2022), ha previsto all'articolo 1, comma 137, che "in via sperimentale, per l'anno 2022, è riconosciuto nella misura del 50 per cento l'esonero per un anno dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato, a decorrere dalla data del rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità e per un periodo massimo di un anno a decorrere dalla data del predetto rientro. Resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche".

A chi spetta?

Spetta alle lavoratrici dipendenti del settore privato che rientrano al lavoro dopo il congedo (obbigatorio o parentale) entro il 31 dicembre 2022. L'esonero contributivo non si applica dunque nei confronti delle lavoratrici dipendenti della pubblica Amministrazione.

L'esonero comprende tutti i rapporti di lavoro dipendente del settore privato e include:

  • il settore agricolo,
  • rapporti di lavoro a tempo indeterminato
  • rapporti di lavoro a tempo determinato,
  • rapporti di lavoro in regime di part-time,
  • rapporti di apprendistato (di qualsiasi tipologia), di lavoro domestico e di lavoro intermittente.

Vale per i rapporti di lavoro che si instaurano entro il 31 dicembre 2022.

Rientro al lavoro dal congedo obbligatorio, ma anche da facoltativo (congedo parentale)?

Inoltre, sebbene si parli solo del rientro dopo la fruizione del congedo obbligatoriodi maternità, per un periodo massimo di un anno, se la lavoratrice fruisce dell'astensione facoltativa al termine del periodo di congedo obbligatorio, la misura può comunque trovare applicazione dalla data di rientro effettivo al lavoro della lavoratrice.

Dato che l'agevolazione è sperimentale per l'anno 2022, il rientro della lavoratrice nel posto di lavoro deve in ogni caso avvenire entro il 31 dicembre 2022.

Misura dell'esonero

L'esonero è pari, ferma restando l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, al 50% della contribuzione previdenziale a carico della lavoratrice.

Dura al massimo dodici mensilità che decorrono dal mese di competenza in cui si è verificato il rientro della lavoratrice nel posto di lavoro, al termine della fruizione del congedo (obbligatorio o parentale) di maternità.

Va presentata domanda per l'esonero?

Come riporta l'Inps, sarà il datore di lavoro a presentare richiesta per conto della lavoratrice neomamma interessata.

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