Genitori possono imporre studi
Sembra complesso crescere bambini piccoli, ma i genitori di figli più grandi lo sanno: più passa il tempo, più le scelte si fanno complicate. Non si tratta più soltanto di decidere se dare il ciuccio o meno, se fare danza o calcio, ma di aspetti ben più complicati, come la scelta della scuola. I genitori possono imporre studi ai propri figli?
La scelta della scuola
Se vi sembra complicato decidere se mandare i figli al nido o meno, se gli open day delle elementari vi fanno venire l'ansia di notte, aspettate di dover iscrivere vostro figlio alle superiori o di dover scegliere l'università: qui si che le cose si complicano. E non solo perché vi scontrerete con le loro idee e preferenze, ma perché quello che fate o non fate potrebbe incidere sul loro futuro, e magari sentirvi rinfacciare a vita "se avevo fatto di testa mia" o al contrario "se avessi insistito". La risposta giusta sembra impossibile da trovare, ma intanto è bene capire cosa dice la legge.
I genitori possono scegliere il corso di studi?
Capita spesso che i figli, soprattutto molto giovani, abbiano idee romantiche. E se oggi cambia poco scegliere una scuola superiore a scapito di un'altra - per esempio decidere per un liceo artistico anziché scientifico - la scelta dell'università si rivela importante. I genitori, quindi, soprattutto quelli che a loro volta hanno studiato e basandosi sulla propria esperienza o sulla percezione della società, tendono a imporre la propria decisione ai figli, anche minacciandoli.
L'intento è ovviamente positivo: ipotizzare più possibilità di impiego, guadagno e stabilità, oppure proseguire sulla strada di uno dei genitori che hanno una carriera già ben avviata, un nuovo e magari un studio da lasciare in eredità. Ma cosa succede se i figli si oppongono e vogliono decidere di testa propria?
Studi dei figli, cosa dice la legge
La legge è chiara: la Costituzione Italiana, all'articolo 30, stabilisce che "È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio".
Questo significa che non si può dire a un figlio o fai così o ti butto fuori di casa, perché la legge impone il mantenimento dei figli, compreso quello relativo agli studi. In ogni caso, quindi, anche quando il figlio è minorenne, il genitore - pur consigliando - è tenuto a rispettare le sue volontà e non può imporgli studi diversi.
Anche la Convenzione Europea dei diritti dell'uomo ribadisce che i figli vanno educati nel rispetto della loro personalità, per questo qualora un ragazzo venisse allontanato da casa e non supportato nelle sue scelte di studi, questo potrebbe generare una procedura legale contro i genitori. Qualora fosse minorenne, si tratterebbe di un Tribunale per i minorenni a occuparsene.
È obbligatorio mantenere i figli?
Mantenere i figli può essere obbligatorio anche quando questi diventano maggiorenni, per esempio se decidessero di andare a studiare lontano qualcosa che i genitori non condividono. Questo dovere si applica sempre qualora i figli non potessero mantenere da soli non per loro colpa, ma per i genitori è possibile pretendere che loro dimostrino di studiare con coerenza e profitto.
In sostanza, se un ragazzo decide di andare a studiare qualcosa contro il volere dei genitori, questi sarebbero tenuti comunque a mantenerlo, ma potrebbero tirarsi indietro qualora il figlio dimostrasse scarso impegno, cambiasse corso, perdesse anni e via dicendo.
Attenzione quindi, genitori: non potete imporre gli studi ai vostri figli, ma dovete appoggiarli e, al limite, potete consigliarli se credete stiano sbagliando. L'ultima decisione spetta a loro, e a voi tocca comunque mantenerli.