Un diritto riconosciuto e un segnale di civiltà.
Il tribunale di Cuneo ha accolto il ricorso presentato dalla CGIL riguardo il caso della dipendente di una cooperativa della logistica, la quale aveva dato alla luce il proprio piccolo ad aprile anzichè agosto e si era vista riconoscere dall'INPS solo i 5 mesi canonici di congedo obbligatorio di maternità, perdendo però i due mesi di congedo antecedente al parto a causa del parto prematuro.
La sentenza ha stabilito dunque che il parto prematuro allunga il tempo previsto per di congedo obbligatorio di maternità, smentendo così l'Istituto di previdenza che si era appellato alla legge 151 del 2011, la quale avrebbe permesso di non riconoscere la possibilità di ampliare il periodo di congedo obbligatorio in caso di parto prematuro "pur essendo il neonato più fragile e bisognoso di cure".
L'Inps ora dovrà pagare altri 38 giorni di congedo obbligatorio alla donna.
FONTE: Repubblica.it

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