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Maternità facoltativa: come funziona e chi può richiederla

di Nostrofiglio Redazione - 10.07.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Maternità facoltativa: come funziona il congedo di maternità facoltativa, il congedo parentale? Chi può richiederla, quanto si prende e quali le novità

In questo articolo

Maternità facoltativa

La maternità obbligatoria, si sa, dura per legge cinque mesi, almeno per le madri dipendenti. Questo periodo di astensione dal lavoro può però essere prolungato grazie alla maternità facoltativa. Ma di cosa si tratta esattamente, chi può usufruirne, per quanto tempo e con quale compenso?

È una legge a regolare l'astensione al lavoro per le donne incinte lavoratrici dipendenti. Si tratta dell'art.16 del decreto legislativo 151/2001 che impone che l'astensione si verifichi:

  • nei i 2 mesi precedenti la data presunta del parto
  • durante i 3 mesi dopo il parto
  • nei giorni tra dpp e parto effettivo oppure a compensazione dei giorni se il parto è avvenuto prima della dpp.

La data presunta del parto è quella che il medico ha indicato nel certificato inviato per via telematica all'Inps. 

Queste tempistiche possono subire delle variazioni nel caso in cui la donna decida di lavorare fino al nono mese, e diventano quindi un mese prima della dpp e quattro mesi dopo. È possibile anche non fare nessuna assenza prima del parto. 

Chi lo desidera può rimanere al lavoro fino al nono mese di gravidanza, prolungando quindi l'intero periodo di astensione in congedo maternità di 5 mesi a dopo il parto.

Concluso il periodo di maternità obbligatoria, si può fare richiesta della maternità facoltativa, anche nota come congedo parentale.

Chi può richiedere il congedo parentale

La cosiddetta maternità facoltativa, il periodo di astensione dal lavoro non obbligatoria che viene quindi fruita dopo i cinque mesi di stop, può essere in realtà usata sia dalla madre che dal padre. Oggi infatti si parla di congedo parentale.

Il congedo parentale spetta ai genitori, che siano in costanza di rapporto di lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo, tra i due genitori, non superiore a dieci mesi, elevabili a undici se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo, continuativo o frazionato, di almeno tre mesi. I periodi di congedo parentale possono essere fruiti dai genitori anche contemporaneamente

Possono scegliere di usufruirne:

  • alla madre lavoratrice dipendente per un periodo - continuativo o frazionato - di massimo sei mesi;
  • al padre lavoratore dipendente per un periodo - continuativo o frazionato - di massimo sei mesi, che possono diventare sette in caso di astensione dal lavoro per un periodo di almeno tre mesi;
  • al padre lavoratore dipendente, anche durante il periodo di astensione obbligatoria della madre (a partire dal giorno successivo al parto) e anche se la stessa non lavora;
  • al genitore solo (padre o madre) per un periodo continuativo o frazionato di massimo 11 mesi

Anche in caso di affido o adozione ai lavoratori dipendenti spetta un congedo parentale con le stesse identiche caratteristiche, di cui si può usufruire a patire dall'ingresso in famiglia del minore.

Quanto spetta

Mentre la maternità obbligatoria è pagata oggi all'80% della paga giornaliera figurante nell'ultima busta paga, il congedo parentale viene retribuito, tramite Inps, nel primo mese al 100% e poi a calare nei successivi al 30%. Il congedo può essere richiesto fino ai 12 anni di età del bambino ed è complementare per madre e padre, la somma deve quindi fare 10 mesi (o 11). 

Novità congedo parentale 2023

La legge di bilancio 2023 non aggiunge un ulteriore mese di congedo parentale indennizzato all'80% della retribuzione, ma dispone l'aumento dell'indennità dal 30% all'80% di un solo mese

In particolare è prevista un'indennità pari all'80% della retribuzione media globale giornaliera, per un mese complessivo, per entrambi i genitori, da fruire, in modalità ripartita o da uno solo dei genitori, entro il sesto anno di vita (o di ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento), a condizione che:

  • i periodi di congedo siano fruiti a partire dal 1° gennaio 2023;
  • il congedo sia fruito per figli di età inferiore a sei anni o entro sei anni dall'ingresso del minore in caso di affidamento/adozione;
  • il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità sia terminato successivamente al 31 dicembre 2022.

Come si presenta la domanda

È molto semplice richiedere il congedo parentale, per le madri come per i padri. Basta recarsi sul sito dell'INPS prima della data di inizio del congedo (perché venga retribuita). È il datore di lavoro che anticipa l'indennità, per poi essere rimborsato dall'INPS, tranne per alcune categorie speciali, compresi lavoratori e lavoratrici iscritti alla Gestione separata o le lavoratrici autonome. 

In alternativa al sito internet, è possibile fare domanda chiamando il numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o lo 06 164 164 (da rete mobile). Ci si può recare anche negli enti di patronato e altri intermediari.

Revisionato da Francesca Capriati

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