Molti pensano che tutto raddoppi nel caso di un parto gemellare, ma non è proprio così. Se è vero che ci sono alcune variazioni nei diritti nel caso della nascita di gemelli, altre norme rimangono identiche a quelle di un parto singolo.
GEMELLI E CONGEDO DI MATERNITÀ
«Per quanto riguarda il periodo di congedo obbligatorio non cambia nulla da un parto gemellare a uno singolo. Quindi la mamma ha diritto a stare a casa pagata all'80% dall'Inps un totale di cinque mesi, che possono essere distribuiti in uno o due mesi prima del parto e tre o quattro dopo la nascita dei bambini» spiega Sara Bressanelli, HR manager di Facile.it, la piattaforma che permette il confronto delle migliori offerte di servizi tra cui assicurazioni, mutui, prestiti e conti correnti.
CONGEDO PARENTALE IN CASO DI PARTO GEMELLARE
«Il periodo del congedo parentale, nel caso di gemelli, raddoppia: sono quindi 12 mesi totali, che si possono frazionare anche in ore, da sfruttare entro il dodicesimo anno di età dei bambini».
GEMELLI E PERMESSI PER L'ALLATTAMENTO
Anche le ore di permesso per allattare raddoppiano: «Fino al compimento di un anno d'età dei bambini, la mamma ha diritto a un permesso di allattamento di quattro ore se il contratto che ha prevede un monte ore giornaliero pari o superiore alle sei ore; scende a due ore di permesso se il monte ore è inferiore alle sei giornaliere».
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