Amico sole
Il sole fa molto bene alla pelle (e non solo) dei bambini: per esempio aiuta ad attenuare i sintomi di un eventuale eczema, è fondamentale per la sintesi della vitamina D, a sua volta importantissima per la crescita delle ossa, favorisce il tono dell'umore. Quindi non va vissuto come un nemico. Servono però alcune piccole regole per stare al sole con tranquillità, senza rischi di effetti collaterali.
Mai nelle ore centrali della giornata
Ai bambini giocare in spiaggia piace tantissimo, ma vanno rispettati certi orari, per evitare l'esposizione nelle ore centrali della giornata. Si può stare tranquillamente al sole fino alle 10:30 del mattino e dopo le 16:30-17.
Se un bambino è molto piccolo - poche settimane o pochi mesi - l'esposizione va ulteriormente ridotta: fino alle 9:30 al mattino e dopo le 18.
Attenzione all'ombrellone
L'ombrellone non è un'alternativa sicura per tenere al riparo il bambino nelle ore più calde, sia perché è difficile che il bimbo stia davvero sotto, sia perché c'è comunque il riverbero del sole. Molti stabilimenti sono attrezzati con aree chiuse od ombreggiate, in cui i bambini possono continuare a giocare. Altrimenti, meglio tornare a casa o in albergo.
Applicare sempre creme protettive
Per bambini fino a 6/7 anni bisogna scegliere sempre una protezione molto alta (50 o 50+). Per quelli un po' più grandi, mano a mano che la pelle si abbronza si può passare a una protezione alta e poi intermedia.
Le creme vanno applicate ogni due ore circa: esistono diverse formulazioni (spray, latte, crema vera e propria): si può scegliere quella più tollerata dal bambino.
La crema solare serve per proteggere dai danni immediati del sole, cioè le scottature: non bisognerebbe mai tornare a casa arrossati. Inoltre, riduce il rischio di invecchiamento precoce della pelle in età adulta: un invecchiamento che non è solo correlato alla comparsa di rughe, ma è anche fattore di rischio per lo sviluppo di tumori della pelle. In questo senso, più si protegge il bambino, migliore sarà la protezione anche per l'adulto.
Sì al cappellino
Cappellino e occhiali da sole proteggono ulteriormente pelle e occhi del bambino, quindi andrebbero sempre usati.
No al sudore
Il mix sudore, caldo e sabbia sulla pelle è un veicolo significativo di infezioni. Bisogna evitare che il bambino resti sudato sulla sabbia: meglio farlo bagnare spesso in mare o, se l'acqua fosse agitata o sporca, fargli doccette frequenti con acqua termale.
Se si forma la sudamina, cioè le bollicine da sudore, non vanno usate creme per curarla, perché occludono i follicoli. Meglio favorire i bagni frequenti e alleggerire i vestiti.
Attenzione a farmaci e a creme non solari
In seguito all'esposizione al sole, vari tipi di farmaci, come pure creme non solari (curative o cosmetiche) possono provocare la comparsa di macchie sulla pelle o di reazioni allergiche. Per questo, tutte le creme - comprese le pomate antistaminiche per le punture di insetti - vanno messe a casa, e non quando si sta al sole.
Se il bambino prende regolarmente dei farmaci, bisogna chiedere al medico se sono compatibili con l'esposizione al sole.
Occhio ad anomalie della pelle
Se compaiono anomalie della pelle - macchie, eruzioni cutanee - che possono far pensare a infezioni o irritazioni, la prima cosa da fare è coprirle con una garzina, per evitare che il bimbo le gratti e, nel caso si trattasse di lesioni contagiose, che l'infezione si diffonda ad altre parti del corpo.
Il secondo passaggio è mostrarle a un medico, per sapere come comportarsi ma rimanendo tranquilli: non c'è nulla di grave tra le infezione e irritazioni che si possono prendere sulla spiaggia.
Unghie sempre corte
Le unghie dei bambini devono sempre essere tenute ben corte, perché così si riduce il rischio che, quando i bimbi si grattano, possano trasmettere alla pelle residui che sono veicolo di infezioni
Pelle ben idratata
Quando si rientra a casa, applicare una crema doposole per mantenere la pelle ben idratata