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In vacanza col papà (e la mamma a casa)

di Rosy Maderloni - 23.07.2020 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Che sia organizzata per necessità o per il desiderio di ritagliarsi un momento particolare, quando il papà è in vacanza con i figli è subito avventura. Ecco come organizzare il viaggio senza la mamma (e come renderlo davvero indimenticabile)

In questo articolo

Niente paura, sarà un'avventura bellissima! Qualche giorno via con il papà mentre la mamma è a lavoro potrebbe rivelarsi un'esperienza indimenticabile di crescita e un'ottima occasione contingente per rinsaldare il rapporto padre-figli.

Che si tratti di un weekend o di una vera e propria vacanza di sette giorni, esplorare posti nuovi solo con il papà (sempre con i dovuti accorgimenti e l'adeguata pianificazione del viaggio) può essere immaginato e organizzato non soltanto perché le esigenze familiari e lavorative costringono a vacanze separate, ma anche per far vivere ai bambini un'esperienza diversa dal solito.

Ne abbiamo parlato con la pedagogista Maria Angela Grassi, presidente dell'Associazione nazionale pedagogisti italiani (Anpe) e Patrizia Bertini, fondatrice del portale di viaggi per famiglie www.familygo.eu.

Organizzare le vacanze con il papà

«Le famiglie scelgono di fare vacanze separate per i motivi più disparati: quando non si può contare sui nonni durante la chiusura delle scuole, oppure in caso di genitori separati» spiega la pedagogista Maria Angela Grassi.

I papà moderni hanno moltissime chances di "sopravvivere" alla grande, soli con i piccini: «Occorre dire che i papà sono sempre più in grado di assolvere a compiti cui non erano preparati in passato e si ritagliano tempi che prima non erano loro appannaggio (come dare la pappa o cambiare i pannolini): è molto importante che in famiglia si sappia trovare momenti di relazione individualizzata. Se la quotidianità è strutturata in modo tale che papà e bambino abbiano occasioni di relazione stretta, allora anche la vacanza insieme risulterà un momento naturale».

In vacanza con il papà: i suggerimenti della pedagogista

  • Non trasmettere ansia. «Maturiamo quest'esperienza all'interno della famiglia - spiega Maria Angela Grassi - senza improvvisare e coinvolgendo tutti nell'organizzazione. Anche quando mamma e papà sono divisi, lavoriamo affinché ci sia collaborazione nella programmazione e serenità nei rapporti: è giusto che i bambini condividano con il genitore che non c'è questa esperienza. La mamma rimasta in città non deve trasmettere la sua eventuale ansia o preoccupazione. Sarebbe utile evitare numerose telefonate e domande insistenti: l'ideale è lasciare piuttosto che sia il bambino a raccontare le sue giornate e a esprimere cosa lo ha emozionato.
  • Preparare i bagagli. Per creare un clima favorevole alla partenza, si possono preparare le valigie tutti insieme, ma ascoltiamo il parere di papà anche su questo capitolo perché saprà cosa effettivamente serve sulla base del programma di viaggio che lui stesso ha organizzato».
  • Facciamo cose diverse dal solito. «Il papà ha l'opportunità di vivere un tempo speciale col suo bambino: facciamo in modo che sia un'occasione per ascoltare i suoi desideri, ma anche per conoscersi, trovare insieme le proprie radici. Evitiamo attività e luoghi che si è soliti frequentare. Ad esempio può essere interessante ripercorrere con i figli i luoghi della propria infanzia, raccontando qualcosa della propria famiglia e trasferire una memoria. Anche attività insolite sono le benvenute: cucinare insieme, provare un nuovo sport. E niente tablet per qualche giorno!».
  • Programmare sì, ma non troppo. «Sconsiglio quei posti dove tutta la giornata è scandita da attività che non lasciano posto all'improvvisazione e allo stupore. Organizziamo sì un viaggio con mete e itinerari, ma lasciamoci anche prendere dall'imprevisto, anche solo il far niente insieme potrebbe rivelarsi piacevole. La vacanza dev'essere un momento di libertà dove quel che conta è approfondire una relazione reale».

Itinerari con i bambini

Come scegliere la vacanza perfetta in base all'età e ai gusti dei più piccoli?

Ecco alcune proposte Viaggio secondo Patrizia Bertini di FamilyGo.

«Soprattutto quando il papà non ha modo di trascorrere molto tempo insieme al suo bambino durante l'anno - spiega l'esperta -, cerchiamo un itinerario legato alla curiosità, dove insieme si scopre qualcosa di nuovo. C'è sempre da considerare l'età del bambino e la sua autonomia. Con bambini sotto i 3 anni l'ideale è privilegiare una vacanza slow tra natura, gite al parco giochi e a vedere gli animali, mentre dai 4 anni in su si apre il ventaglio delle proposte sotto il segno della conoscenza e del gioco in forma di avventura. Si può optare per musei interattivi nelle città europee, percorsi letterari e itinerari ispirati dalla fantasia». Ecco alcuni spunti.

Innanzitutto alimentiamo l'idea del viaggio prima di partire. «Una buona soluzione può essere l'accoppiata libro-viaggio: scegliamo itinerari legati alle fiabe o alle letture preferite dei nostri bambini. L'esperienza sarà quindi scoprire dal vero i luoghi dell'immaginazione. Possono essere i luoghi descritti nei miti greci oppure gli scenari delle avventure dei loro eroi ed eroine. Ecco qualche spunto:

  • «Si può organizzare un viaggio in Danimarca sulle tracce Vichinghi (dove non mancano musei dedicati)»;
  • «In Germania a spasso per le dimore di regnanti e principesse (un'idea? Visitare il palazzo di Guglielmina di Prussia, la sorella prediletta di Federico il Grande a Bayreuth) oppure tuffarsi nel mondo delle fiabe dei fratelli Grimm a Kassel»;
  • «Per tutti i giovani lettori appassionati dei romanzi di Jules Verne, una tappa d'obbligo è la cittadina francese di Nantes. Lì si può visitare il museo dedicato a questo scrittore e l'affascinante Machines de l'Ile, dove i bambini rimarranno strabiliati dai macchinari fantastici di ispirazione verniana, come il gigantesco elefante tratto dal capolavoro "Il giro del mondo in 80 giorni"»;
  • «Per chi non vuole allontanarsi dall'Italia ci sono i miti dell'antica Roma, da scoprire ovunque in visita nella Capitale».

In viaggio nella natura

Non dimentichiamo la dimensione della Natura:

«Cerchiamo sempre destinazioni dove i bambini possano stare all'aria aperta nel verde. Se i figli sono piccoli, inoltre, potrebbero apprezzare itinerari dove si incontrano fattorie con animali. Anche partecipare a laboratori tattili è una proposta che viene generalmente accolta con entusiasmo».

«Ai piccoli non piace fare attività stancanti solo per fare fatica: hanno bisogno di esperienze appaganti. Per questo se li si vuole portare per sentieri in montagna, preferiamo passeggiate in cui si possono vivere esperienze magiche. Un esempio è la Val di Fiemme e la sua Foresta dei violini, un posto incantato che vi farà immergere nei suoi suoni, oppure la più "avventurosa" Foresta dei Draghi».

Spunti utili per le vacanze da soli con i bambini

  • Sempre un piano B. «Per la riuscita di una vacanza c'è bisogno di un aiuto esterno - prosegue Bertini -, con attrazioni come musei, spettacoli tematici e il buon vecchio parco giochi. La giornata va scandita da piccole esperienze con papà che al bambino lasceranno dei ricordi indelebili. La programmazione aiuta a scandire la giornata: se piove, ad esempio, occorre già l'alternativa, senza aver paura di modificare i piani all'ultimo».
  • Il souvenir. «E' sempre una bellissima idea portare a casa piccoli oggetti in ricordo dell'esperienza insieme - conclude la fondatrice di FamilyGo -. Può essere un ottimo spunto per raccontare a casa alla mamma delle bellissime avventure vissute con il papà».

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