Perché le vecchie abitudini sono così difficili da abbandonare? Un studio suggerisce che, col tempo, le nostre cattive abitudini (come fumare sigarette o mangiare troppo) diventano comportamenti automatici e appresi. Anche se cerchiamo consapevolmente di mettere in atto nuove buone abitudini, quelle precedentemente apprese rimangono più forti in forme di memoria più automatiche e inconsce.
Lo stress rende difficile cambiare
Questa ricerca può aiutare a spiegare perché, quando siamo sotto stress, torniamo alle vecchie abitudini, come tradire una nuova dieta dopo una brutta giornata di lavoro. Lo stress può indebolire il nostro controllo sulla memoria e sul comportamento e le azioni automatiche e abituali del passato tornano a fare capolino. Con il controllo indebolito, queste risposte automatiche - come mangiare un biscotto o fumare una sigaretta - possono annullare le nostre nuove buone intenzioni.
L'invecchiamento
Anche l'invecchiamento può erodere aspetti della memoria che richiedono controllo, pur lasciando intaccati comportamenti più automatici e già appresi. Questa ricerca suggerisce che una nuova abitudine richiede controllo, mentre le azioni apprese nel passato sono relativamente automatiche. Questo può aiutare a spiegare perché può essere così difficile per gli anziani cambiare e mantenere nuove abitudine nel tempo.
Lo studio
La ricerca è stata condotta dagli psicologi Cindy Lustig, University of Michigan, Alex Konkel, University of Illinois, e Larry L. Jacoby, Washington University.
I partecipanti allo studio hanno dapprima imparato un modo di rispondere a una parola d'ordine (ad esempio, "Dite 'tazza' quando vedete 'caffè' "), e poi hanno imparato un altro modo (ad esempio, "Ora dite 'mug' quando vedete 'caffè' "). Sono stati fatti loro dei test di memoria sia subito dopo aver imparato le parole, sia il giorno dopo. Ad alcune persone è stato detto di controllarsi e di dare solo la prima risposta ('tazza').
Ad altri è stato detto di dare solo la risposta che veniva automaticamente in mente.
I risultati
Coloro che controllavano le loro risposte hanno fatto un buon lavoro nel dare solo la prima risposta in entrambi i giorni. I risultati interessanti sono stati per le persone che hanno risposto automaticamente, dando la prima risposta che è venuta in mente.
Il primo giorno, le loro risposte sono state divise in modo uniforme tra le due possibilità.
Il secondo giorno, invece, hanno dato la prima risposta ("tazza") molto più spesso della seconda risposta ("mug"). La seconda risposta sembrava svanire dalla memoria, mentre la prima risposta è diventata ancora più forte di quella del primo giorno.
Nel loro studio, i ricercatori hanno cercato di dare capire come mai le vecchie abitudini sembrano prevalere sui nostri tentativi di cambiare il nostro comportamento. Le loro scoperte suggeriscono che, anche se la forza di una vecchia abitudine può svanire nel tempo, l'avremo fatta talmente tanto nostra che sarà difficile modificarla con qualsiasi nuova buona intenzione.
Come mantenere i nuovi buoni propositi
Come fare quindi a pianificare una nuova buona abitudine, ma soprattutto come mantenerla? Ci viene in aiuto Keith O'Brien, giovane ricercatore del Centro per il cambiamento del comportamento dell'University College di Londra, dalle pagine della rivista scientifica inglese "New Scientist".
Ecco allora qualche semplice consiglio per mantenere i buoni propositi
- pianificate gli obiettivi
- esercitate la volontà, è come un muscolo che va allenato
- pensate a un piano b se qualcosa dovesse andare storto
- date obiettivi con ricompense immediate: è più difficile, soprattutto se non si è allenati, avere gratificazioni da grandi obiettivi lontani nel tempo
- preparate tappe specifiche, misurabili e realistiche
- fatevi aiutare da chi vi sta intorno
- abbiate pazienza
Per finire, tenete in considerazione che
"Ci vogliono circa 65 giorni per cambiare un'abitudine, quindi dovete cercare di resistere per un tempo così lungo" conclude l'esperto.